La donna resta dunque agli arresti domiciliari.
Secondo il giudice per la colf permangono i rischi di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato, oltre a quello del contatto con le parti offese. Respinte anche le richieste degli avocvati Emidio Gubbiotti e Sara Giovannelli di applicazione di misure alternative per permettere alla donna di lavorare e provvedere così al sostentamento dei suoi due figli.
La quarantottenne, durante l'interrogatorio di garanzia, aveva sostenuto di essere totalmente estranea ai fatti contestati. E di non essere a conoscenza dei piani criminali degli altri due presunti basisti e dei tre romeni finiti in carcere perché ritenuti dagli investigatori gli autori materiali della rapina nella casa di Via Andromeda, dove Moracci morì e la moglie rimase ferita.