Terni, truffa dei macchinari
acquisite carte anche al santa Maria
nel mirino l'acceleratore lineare

Terni, truffa dei macchinari acquisite carte anche al santa Maria nel mirino l'acceleratore lineare
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Sabato 21 Novembre 2015, 11:19 - Ultimo aggiornamento: 12 Novembre, 18:32
TERNI - Quattro persone sono state arrestate in seguito a un blitz della guardia di finanza di Milano che ha portato alla luce una truffa da oltre 27 milioni di euro che coinvolge aziende fornitrici di macchinari in vari ospedali italiani. Le accuse, per gli arrestati, sono di associazione per delinquere, turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Giulia Perotti e dirette dal pm di Milano Giovanni Polizzi, coinvolgono le province di Milano, Lecco, Salerno, Bologna, Monza Brianza, Ravenna, Roma, Reggio Calabria, Chieti, Genova, Pavia, Siena, Pesaro - Urbino, Napoli, Lecce, La Spezia, Firenze e Terni.



L'operazione ha consentito di individuare una vera e propria banda formata da alcuni dirigenti e dipendenti di una società lombarda distributrice di macchinari per la cura dei tumori dedita a turbare il regolare svolgimento di gare d'appalto per la fornitura di diverse aziende ospedaliere sul territorio nazionale, in modo da stabilirne preventivamente la ditta aggiudicataria.



«Per noi si tratta di un'ordinaria acquisizione, come ne avvengono molte durante l'anno. Non so altro in merito» spiega il direttore generale del Santa Maria, Andrea Casciari. Alla gara, precisa il dg, aveva partecipato una sola azienda, la Elekta spa, la stessa finita al centro dell'indagine milanese. Quattro persone, tra amministratori e dirigenti della società, sono finiti ai domiciliari. L'installazione dell'acceleratore non è stata ancora conclusa ed è prevista tra qualche mese



Il gip di Milano Giuseppe Gennari ha emesso diverse ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari e, in queste ore, i militari stanno eseguendo notifiche degli avvisi di garanzia nei confronti di altri soggetti coinvolti, tra cui dirigenti e dipendenti della società fornitrice dei macchinari nonché primari e medici delle aziende ospedaliere.




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