Terni, Bct aperta sempre? Cecconelli: «Si può prevedere, ma non per le degustazioni»

Terni, Bct aperta sempre? Cecconelli: «Si può prevedere, ma non per le degustazioni»
di Auroa Provanini
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Domenica 12 Giugno 2022, 08:57 - Ultimo aggiornamento: 09:01

TERNI - «E’ vero, tutti vogliono la Bct». Il fenomeno è esploso man mano che le persone sono tornate ad uscire di casa e a riempire i luoghi della cultura. Primo fra tutti la biblioteca comunale di Terni, che ancora molti chiamano “bibliomediateca” perché quando fu inaugurata si pose come una sorta di “stazione privilegiata” (era parte del polo multimediale insieme al vidiocentro) da cui patire per accedere alle informazioni di tutto il mondo, potendo mettere a disposizione degli utenti tecnologie innovative. L’assessore Cecconelli, ammette che le richieste di utilizzo delle sale sono raddoppiate negli ultimi mesi e che «in effetti, sono tutte legate alla promozione della cultura». «D’altronde questa è, e dovrà rimanere, la vocazione della Bct: di produzione e promozione di cultura» - argomenta. «Se c’è tutta questa sete di cultura e c’è un luogo deputato a proporla, perché lasciarlo chiuso il sabato e la domenica?». Questa, in sostanza, la critica mossa dal consigliere di Senso Civico Alessandro Gentiletti: «L’enorme richiesta di eventi culturali dimostra che hanno ragione i sindacati studenteschi e chi chiede un ampliamento al fine settimana dell’orario di apertura».
Non ci vuole proprio entrare, Cecconelli, con delega alla cultura e non al personale, sulla questione apertura serale e festiva, «per fare della Bct il cuore pulsante di Terni» - come dice l’opposizione. «Lo è già» - ribatte. E torna su quella che è la funzione culturale e sociale del vecchio palazzo comunale di piazza della Repubblica: «Una biblioteca è principalmente un luogo di studio. Tenere una biblioteca aperta anche di sera e nei fine settimana è sinonimo di produzione culturale intensa. Ma bisogna fare comunque i conti con i numeri reali dei fruitori della Bct nelle giornate in cui si chiede di allungare l’orario di lavoro ai dipendenti comunali. Perché per tenerla aperta ci vogliono almeno cinque persone in servizio».
Non si può dire che un convegno, un concerto, una mostra, non siano eventi culturali. «Per carità, quella è tutta cultura, ma ci sono anche richieste di utilizzo per iniziative enogastronomiche. E anche se ormai la promozione di un territorio passa attraverso i prodotti della terra, per le degustazioni ci sono altri spazi in città » - sintetizza Cecconelli. Siccome la sala consigliare di Palazzo Spada non può temporaneamente essere utilizzata, in Bct ieri una coppia di ternani è convolata a nozze. «Il luogo è adattissimo alla cerimonia - commenta Cecconelli - perché era sede del vecchio municipio e perché dispone di sale bellissime, così come è stato bello ospitare la discussione di molte tesi di laurea». Un orgoglio per i genitori, uscire dalla Bct sotto braccio al figlio con la corona in testa e il diploma di laurea in mano. «Ma quando l’Auditorium del Carmine sarà di nuovo fruibile certe cerimonie è bene spostarle la, e qui le associazioni potranno presentare pubblicazioni più serenamente». La pandemia ha portato alla stampa tantissimi libri: un fiume di carta che dovrà pur essere presentato al pubblico, in Bct. Sono nati tanti nuovi autori. La scrittura sembra aver tenuto compagnia alle persone, diventando uno strumento prezioso per tradurre emozioni nuove, che adesso si intendono condividere con gli altri. Anche per questo la Bct si riempie di eventi. «E proprio perché si riempie - secondo Gentiletti - è bene studiare il modo di tenerla aperta di più»

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