Ast , Almunia: "Stiamo seguendo la procedura
di passaggio a ThyssenKrupp"

Ast , Almunia: "Stiamo seguendo la procedura di passaggio a ThyssenKrupp"
di Vanna Ugolini
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Sabato 7 Dicembre 2013, 11:34 - Ultimo aggiornamento: 9 Dicembre, 09:10
TERNI La procedura di disinvestimento, cioè il passaggio di Ast a ThyssenKrupp, è in corso e la commissione europea la sta seguendo.

E' quanto si evince dalla risposta che la commissione Antitrust ha dato all'interrogazione presentata dagli europarlamentari italiani in cui si chiedeva di conoscere quali fossero le garanzie che la stessa commissione poteva dare al sito integrato ternano.



Hold Separate Manager. "I servizi della Commissione seguono attentamente la procedura di disinvestimento, anche tramite contatti periodici con Outokumpu, con il fiduciario responsabile del controllo (Monitoring Trustee) , il gestore incaricato di garantire la separazione dell'attività (Hold Separate Manager) ed altre parti interessate. Oltre alle attuali garanzie che sono state chieste a Outokumpu ed attuate nel 2012 e nel 2013, la Commissione continuerà ad adottare tutte le misure necessarie per proteggere la redditività e la competitività di Acciai Speciali Terni".

Dai dettagli forniti da questa risposta, dunque, si evince che, oltre al Monitoring trustee, figura che era stata nominata affinchè venisse monitorata la corretta gestione delle acciaierie da parte di Outokumpu, viene confermata la nominata una seconda figura, incaricata di controllare la separazione dell'attività. Elementi che fanno ritenere che la commissione abbia comunque valutato positivamente il passaggio a ThyssenKrupp e che stia seguendo il percorso in atto. La chiusura di questa prima fase della trattativa, dunque, potrebbe non essere così lontana. (Il termine massimo indicato è marzo 2014).

Naturalmente, fino a quando il passaggio non sarà perfezionato, la responsabilità della gestione è di Outokumpu.



Le garanzie. La Commissione ricorda poi, nella risposta, che le condizioni perchè avvenga il passaggio da Outokumpu a ThyssenKrupp restano quelle anticipate dal Messaggero nei giorni scorsi: che non ci siano rapporti economici tra le due parti, che Ast abbia garantito un futuro industriale e finanziario e che il passaggio non sia, a sua volta, in contrasto con le norme della concorrenza. La prima condizione è stata assolta con l'uscita di ThyssenKrupp dal capitale sociale e dal consiglio di amministrazione di Outokumpu; la terza è sicuramente assolta perchè ThyssenKrupp è fuori dal mercato dell'inossidabile. Per quanto riguarda la seconda condizione, di maggior rilievo per il futuro di Terni, è al vaglio dell'Antitrust.

Questa è la conferma delle garanzie che quindi l'acquirente, ThyssenKrupp, è tenuta a fornire, in conseguenza del futuro closing, per il prosieguo delle attività di Ast.

Il documento si conclude con un elenco di intenti circa l'importanza della siderurgia in Europa: "La Commissione ritiene che l'industria siderurgica svolga un ruolo cruciale nell'economia complessiva dell'Unione europea, essendo un settore strategico di primo ordine,- ha sostenuto il commissario Joaquim Almunia - in grado di esercitare un impatto diretto sullo sviluppo economico, sociale e ambientale di tutti gli Stati membri dell'Unione europea. Secondo la Commissione, l'esistenza di un'industria siderurgica competitiva e redditizia è allo stesso tempo una condizione irrinunciabile e un fattore chiave del rilancio dell'economia in tutta l'Europa".



Le reazioni. Sulla vicenda, al momento, è intervenuto il segretario dell'Ugl, Daniele Francescangeli, che sostiene: "E' importante osservare le dinamiche in ambito europeo con le nuove politiche che sono in rampa di lancio come l’Action Plan dell’Acciaio e il Piano strategico per la siderurgia che porteranno nuova linfa in questo settore e quindi nuove opportunità che chiaramente potrebbero rimettere in gioco la multinazionale tedesca in questa partita.
La Ugl contribuirà con il massimo impegno a seguire questo aspetto, ma è doveroso che le istituzioni italiane siano protagoniste attive di queste iniziative". E Francescangeli conclude sostenendo che "la Ugl ritiene necessario sottolineare che ThissenKrupp, come nel 2011 comunicò l’uscita dal segmento degli acciai, oggi ci deve dimostrare con le carte e con i fatti di aver cambiato rotta e vocazione, altrimenti la Ugl, qualora l’intera operazione risultasse solo una speculazione finanziaria, si mobiliterà con tutte le forze in tutte le sedi nazionali ed internazionali per difendere la storica acciaieria e per denunciare eventuali comportamenti lesivi ai danni dei lavoratori e cittadini del territorio ternano".
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