L'App della banca "craccato"
Pirata informatico
prende dal suo conto 15 mila euro

L'App della banca "craccato" Pirata informatico prende dal suo conto 15 mila euro
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Sabato 20 Marzo 2021, 09:27

TERNI Pirati informatici che riescono ad entrare neri conti correnti di aziende e privati per rubare migliaia di euro, dirottandoli in conti corrente fantasma. Dopo i casi di tre aziende ternane che hanno visto i loro conti profugati con tanto di battaglia legale con le banche coinvolte per avere indietro i soldi sottratti, ieri è emersa una nuova vicebda che riguarda un ternano che, dopo aver avuto problemi con l’applicazione installata sul proprio telefono cellulare, si è ritrovato con poco meno di 15 mila euro in meno sul conto corrente a seguito di un bonifico mai disposto.
A seguire la nuova vicenda gli avvocati Francesco Carsili e Giorgio Moricciani Recentement: «Il cellulare del nostro assistitito ha iniziato ad effettuare un aggiornamento non richiesto, per poi non rispondere più ad alcun comando - raccontano i due avvocati - nella prima mattinata del giorno successivo, tramite l’app diella banca, il nostro cliente ha notato che dal proprio conto corrente era stato effettuato un bonifico, mai richiesto, di ben 14.500 euro. Tale somma era stata inviata su un conto acceso presso un banca inglese ed appartenente ad un soggetto sconosciuto. Dopo la rabbia per quanto accaduto la denuncia ai carabinieri e con l’importo che è stato riaccreditato l’importo poi arbitrariamente sottratto dalla banca, ma dopo una settimana lo stesso importo è di nuovo soratto dalla banca stessa, dsamo dovuti intervenire con il signore ternano che è tornato in rosso, suo malgrado l’iter successivo è poi sovrapponibile a quello della società di Montecastrilli “Tre Re srl” che gestisce un supermercato è stata fatta la denuncia, è stato riaccreditato l’importo per poi essere arbitrariamente sottratto dalla banca».
«All’amminstratore della ”Tre Re” il bonifico da 100 mila euro effettuato lo scorso 22 dicembre per pagare gli stipendi del personale - continuano i due avvocati ternani - era finito nelle mani di ignoti a seguito del raggiro messo in atto, è stato restituito – dopo diverse resistenze – da Banca Intesa su decisione del tribunale di Terni, a cui gli stessi legali avevano avanzato ricorso d’urgenza. L’istituto di credito, in ogni caso, ha opposto un reclamo rispetto a tale decisione, che verrà valutato dal tribunale attraverso il collegio civile, con udienza già fissata per il prossimo 14 aprile».
«Le argomentazioni utilizzate a fondamento del reclamo – spiegano gli avvocati Carsili e Moricciani – sembrano voler invertire l’onere della prova.

In sostanza la banca riferisce di aver effettuato ogni controllo e di aver correttamente eseguito l’operazione. Per cui l’errore sarebbe stato compiuto in via residuale o per esclusione’ dal correntista. Tale affermazione contrasta con ogni evidenza e con la distinta di bonifico in nostro possesso».

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