Tattoli, Schillaci e i protomartiri francescani: nei nuovi nomi delle strade la storia di Terni

Tattoli, Schillaci e i protomartiri francescani: nei nuovi nomi delle strade la storia di Terni
di Lucilla Piccioni
3 Minuti di Lettura
Lunedì 25 Settembre 2023, 07:42

TOPONOMASTICA

Raccontano la storia della città i nuovi otto toponimi che entreranno in vigore tra breve; unica eccezione quello scelto per la rotonda che si trova, sulla strada di Maratta bassa, tra via Bruno Capponi e via Vincenzo Flagiello che è stata intitolata al fisco svizzero August Piccard, entrato nella storia per le sue esplorazioni della stratosfera e delle profondità marine. Gli altri sette toponimi raccontano Terni a partire da via delle Grotte Eoliche che sarà la prima a sinistra lungo la strada della Ferrovia, nel quartiere Campomaggiore. Si parte dall'antico per dare il nome ad una nuova via che sta a valle del monte di Cesi che, in passato, era chiamato monte Eolo e dove, il gruppo speleologico I Pipistrelli ha scoperto numerose grotte una delle quali è stata chiamata eolia proprio in onore del monte in cui si trova.
Si fa un salto nel tempo e si arriva al Seicento quando fu vescovo di Terni Sant'Anastasio che è stato patrono della città insieme a San Valentino; a Sant'Anastasio è intitolata l'area di circolazione compresa tra via Giacomo Brodolini e via Papa Zaccaria, al quartiere San Valentino. Sempre restando in ambito religioso si arriva ad un'altra rotonda intitolata ai Protomartiri Francescani, si tratta di Accursio, Adiuto, Bernardo, Ottone e Pietro, i cinque frati minori, originari del comprensorio ternano, che furono inviati in Marocco da Francesco d'Assisi. In quella terra, nel 1200, furono imprigionati e uccisi. Le reliquie dei cinque Protomartiri Francescani sono custodite nella chiesa di Sant'Antonio. Procedendo nel tempo di arriva al mille e quattrocento con Bartolomeo di Tommaso pittore di Foligno che affrescò la cappella Paradisi all'interno della chiesa di san Francesco. A lui è dedicata la rotatoria che si trova tra viale Giacomo Leopardi, viale Porta Sant'Angelo e viale Pietro Vannucci. Si arriva all'altro ieri con le due rotonde intitolate a due personaggi ternani che hanno inciso nella storia della città.
Si tratta di Marino Tattoli e Domenico Schillaci. Il primo è stato un uomo da sempre impegnato nel sociale consigliere comunale per la democrazia cristiana prima e poi assessore all'urbanistica nella prima giunta Ciaurro. Tattoli ha voluto far nascere la Fondazione San Valentino, che aveva come presidente il fisico Antonino Zichichi, ed il premio San Valentino convinto che il patrono della città potesse aiutare i ternani non solo dal punto di vista religioso, ma essere anche un volano per l'economia. Domenico Schillaci è stato un uomo di scuola, il suo nome per tanti ternani si identifica con la media Benedetto Brin voluta da lui nel 1968 e per anni scuola pilota per la didattica innovativa e l'accoglienza. Un fiore all'occhiello per Terni. A Marino Tattoli sarà dedicata la rotonda tra via Giuseppe Di Vittorio e viale Filippo Turati, a Domenico Schillaci quella tra via Di Vittorio e Papa Giovanni XXIII. Si torna a dar lustro al dialetto con la rotonda che si trova tra via Bramante e via Proietti Divi, quella sarà intitolata a "La forma de li cavalli", ossia il canale Sersimone che bagna il lato Nord di Terni; in dialetto i canali si chiamano forme, quelli di piccole dimensioni formette. La forma de li cavalli divideva la città dalla periferia tanto che per dire lontano dal centro si diceva "de là da la forma de li cavalli".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA