Superare il coronavirus pedalando: dalle bici ai monopattini

Superare il coronavirus pedalando: dalle bici ai monopattini
di Ilaria Bosi
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Domenica 17 Maggio 2020, 09:17
PERUGIA - Uscire dal covid-19 in bicicletta? Per molti umbri sarà così. Tra incentivi e timore di utilizzare i mezzi pubblici, è già scattata la corsa all’acquisto. Si cercano biciclette, ma c’è curiosità anche per i monopattini. Tante le richieste di informazioni per le elettriche e con pedalata assistita. E anche se del bonus di 500 euro annunciato dal Governo potranno forse beneficiare solo i residenti delle tre città umbre con popolazione sopra i 50mila (Perugia, Terni, Foligno), il boom di richieste riguarda tutta la regione. “L’annuncio degli incentivi – spiega Matteo Salmaso, direttore del negozio Decathlon di Foligno – ha sicuramente stimolato la fantasia di molti. Molti si sono rivolti a noi per avere informazioni più specifiche sugli incentivi, ma noi non sappiamo più di quello che è emerso in questi giorni. C’è richiesta anche di monopattini, ma è un articolo che fino a domani non si potrà vedere, quindi per questo ci si è limitati a informazioni più superficiali. Certo, il limite demografico degli incentivi taglia fuori una bella fetta di regione, ma questa è comunque la stagione delle biciclette. E se il dato assoluto di richiesta si attesta più o meno alla pari con lo scorso anno, non si può non considerare che in queste settimane è uscita ed è venuta da noi molta meno gente. Quindi sì, la richiesta è forte”. Fausto Duranti, titolare dell’azienda che vende e ripara biciclette a Spoleto, evidenzia come il lockdown abbia portato a un significativo aumento di richiesta non soltanto di nuove bici, ma anche di recupero delle vecchie: “Per la prima volta – racconta – c’è stata in queste settimane una grande richiesta anche in termini di riparazioni. Molte persone hanno ritirato fuori le bici dalle cantine, con l’intenzione di riprenderle e utilizzarle. Quando parliamo di biciclette va fatto un distinguo perché ci sono molti mondi diversi: quello dei cicloamatori, poi i cosiddetti ciclisti della domenica, che si muovono con la famiglia lungo le piste ciclabili del territorio e infine chi usa questo mezzo per la mobilità urbana, per recarsi al lavoro, fare la spesa e via dicendo. Gli incentivi? Non l’ho trovata una grande mossa. Sarà che considero un incentivo un modo per favorire la vendita, ma questa è già la stagione delle biciclette. Piuttosto, a fronte delle tante richieste, dobbiamo fare i conti con un dato: ci sono gli incentivi sì, ma non ci sono le biciclette. Il lockdown ha bloccato la produzione da mesi in Cina e, in misura ridotta, anche in Italia. Anche per la fabbricazione italiana, tuttavia, circa il 50 per cento dei componenti arrivano dalla Cina. Bisognerà attendere luglio per avere un’offerta adeguata, per ora chi ha acquista si deve accontentare di quello che trova. Per un maggiore utilizzo delle bici, occorre un cambiamento culturale. Quando si progettano lavori stradali, ad esempio, si piò pensare a un marciapiede e una corsia per bici. A Spoleto, solo poco tempo fa, è stato preferito inspiegabilmente il doppio marciapiede”. Come si riparte in bicicletta dopo il covid-19? “Con scelte coraggiose”, dice Luca Ministrini (Spoleto-Norcia). “Anche le istituzioni devono fare la loro parte: favorire l’utilizzo della bici comporta togliere spazi alle auto, creare zone 30. Scelte coraggiose per cui appunto è necessario cambiare mentalità”. Daniela Isetti, vice presidente vicario di Federciclismo Umbria evidenzia: “Le amministrazioni locali e regionali stanno finalmente dando una spinta più convinta verso la mobilità alternativa e lo sviluppo delle piste ciclabili: auspichiamo che le azioni vadano verso una vera messa a sistema nazionale di queste progettualità. Del resto l’Umbria, in questo contesto, può rappresentare un’eccellenza: si andrà sempre più verso un turismo di prossimità, lento, capace di intercettare le molte bellezze dei territori, suggerendo itinerari legati ad arte, storia, enogastronomia, scoperta di direttrici inedite. Tutto questo dovrà essere sfruttato per una grande ripartenza, con la bici che dovrà avere un ruolo fondamentale.
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