Spello, la caserma dei carabinieri intitolata
ad Angelucci: «Resterai un esempio per tutti»

Spello, la caserma dei carabinieri intitolata ad Angelucci: «Resterai un esempio per tutti»
di Giovanni Camirri
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Sabato 12 Ottobre 2013, 21:23
SPELLO - Andrea morto per difendere quella realt che parte integrante di ogni carabiniere, quei cittadini che diventano come fratelli con i quali ogni uomo dell’Arma stringe un patto di amicizia.

Così il comandante generale dell’Arma dei carabinieri, il generale Leonardo Gallitelli, accompagnato dal vicecomandante del vicecomandante generale e comandante interregionale, generale Tullio De Sette, alla presenza delle massime autorità civili, militari, religiose e dei rappresentanti delle forze dell’ordine, ha solennizzato la cerimonia di Intitolazione della caserma sede della stazione carabinieri di Spello, al maresciallo capo medaglia d’Oro al Valor Civile «alla memoria» Andrea Angelucci.



Angelucci venne travolto da un pregiudicato in fuga subendo ferite mortali ad un posto di blocco a Volperino, località della fascia appenninica di Foligno. Sia in servizio che nella vita privata il maresciallo si è sempre contraddistinto per la serietà e la disponibilità, caratteristiche queste ultime che sono testimoniate dal grande numero di persone che lo hanno conosciuto ed apprezzato durante gli anni del suo servizio. In virtù dell’atto eroico compiuto in Foligno il 1° ottobre 2009 gli è stato tributato l’ encomio solenne del comandante generale dell’Arma dei Carabinieri come prima attestazione di merito. Il Presidente della Repubblica, con decreto, gli ha conferito la Medaglia d’Oro al Valor Civile con la seguente motivazione: «Con generosa abnegazione e cosciente sprezzo del pericolo, nel corso di un’articolata azione per rintracciare un uomo responsabile di aver investito altri militari, individuava il malvivente in fuga e tentava di fermarlo, venendo tuttavia proditoriamente travolto con l’auto da quest’ultimo, riportando ferite mortali. Fulgido esempio di elette virtù civiche e altissimo senso del dovere, spinti fino all’estremo sacrificio».



«Andrea Angelucci - ha sottolineato il comandante generale dell’Arma - è l’espressione dell’impegno condiviso a servizio del prossimo». L’intera cerimonia è stata segnata da momenti di intensa commozione che, a nome di tutti i carabinieri d’Italia, sono stati riassunti nell’abbraccio e nella vicinanza, che il generale Gallitelli ha voluto, per l’ennesima volta, materialmente esprimere ai genitori di Andrea Angelucci, Dario e Rosella e al fratello Daniele.



Grandissima emozione anche al momento della scopertura della targa di intitolazione della stazione carabinieri di Spello, comandata dal maresciallo Massimo Trementozzi, avvenuta alla presenza del capitano Andrea Mattei che guida la Compagnia di Foligno, del colonnello angelo cune, comandante provinciale dell’Arma, del tenente colonnello Pierugo Todini comandante del reparto operativo e del generale Antonio Pietro Marzo che guida la Legione Carabinieri Umbria.
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