Perugia, Samuele morto durante la lite con la transessuale: assolta 'Patrizia'. La rabbia della mamma del ragazzo

Caduta l'accusa di omicidio. Per il giudice «il fatto non costituisce reato»

Hudson Pinheiro Reis Duarte (al centro) con l'avvocato Francesco Gatti
di Enzo Beretta
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Venerdì 29 Settembre 2023, 07:00

Hudson Pinheiro Reis Duarte, la transessuale brasiliana finita sotto processo con l’accusa di omicidio preterintenzionale nei confronti del ventiduenne di Bastia Umbra Samuele De Paoli, morto a Perugia il 27 aprile 2021, è stata assolta. Lo ha deciso il giudice per l'udienza preliminare Piercarlo Frabotta all'esito del processo con rito abbreviato. Secondo il magistrato «il fatto non costituisce reato». La madre uscendo dall’aula ha ripetuto più volte: «Mi viene da vomitare, è uno schifo. Chi stiamo proteggendo?».
Samuele De Paoli venne trovato senza vita riverso in un canale di scolo nella zona di Sant’Andrea delle Fratte a poca distanza dalla Fiat Panda nella quale - secondo quanto ricostruito dalle indagini - dopo un approccio sessuale con 'Patrizia', avrebbe avuto con la stessa una colluttazione, culminata con la sua morte. Secondo gli accertamenti medico legali il calciatore sarebbe morto per la pressione esercitata dall’imputata sul nervo vagale.

Durante l'udienza di ieri mattina il procuratore generale Sergio Sottani aveva sollecitato una condanna a sei anni di carcere e l’espulsione dall’Italia a pena espiata per l’imputata.

Quasi un anno fa il magistrato aveva avocato a sé le indagini coordinate dalla Procura del capoluogo umbro che nei confronti dell’unico indagato aveva richiesto l’archiviazione alla quale si era opposta anche la famiglia del giovane calciatore che ieri ha parlato di omicidio volontario. Al termine di una breve camera di consiglio è arrivata la sentenza.

«È uno schifo, è tutto uno schifo - ha detto Sonia Sorbelli, la mamma di Samuele uscendo dal tribunale -. Mi viene da vomitare. Chi stiamo proteggendo, persone come lei? Su quanto accaduto al mio Samuele ho la mia idea, andiamo avanti per altre strade». «Mi auguro che il procuratore faccia appello - sono le parole del legale di parte civile, Marilena Mecchi - noi comunque faremo una querela per andare ad approfondire la questione sulle persone presenti quella sera. Di certo per noi non finisce qui. Nella denuncia metteremo in luce tutto quello che non è andato nelle indagini preliminari, allegando tutta la documentazione uscita in un secondo momento, le criticità e il coinvolgimento di altri». «È una sentenza di assoluzione ma è morto un ragazzo, è una tragedia comunque, non c’è da esultare - commenta l’avvocato dell’imputata, Francesco Gatti -. La sentenza di assoluzione ci soddisfa pienamente ed era uno degli esiti che ci aspettavamo. Riteniamo che il tribunale, vista la formula, ha ritenuto che 'Patrizia' ha agito per legittima difesa. Aspettiamo in ogni caso le motivazioni per fare ulteriori eventuali commenti». Le motivazioni arriveranno tra 90 giorni.

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