Terni, rapina in villa: ragazzino sequestrato
e minacciato col coltello

Terni, rapina in villa: ragazzino sequestrato e minacciato col coltello
di Corso Viola di Campalto
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Giovedì 20 Febbraio 2020, 08:51 - Ultimo aggiornamento: 17:43
L'assalto alla villa poco prima di cena, intorno alle 19,50 di ieri. Quando all'interno c'era solo il figlio sedicenne di una coppia di professionisti ternani. I rapinatori sono entrati da una porta finestra, forzandola, dopo aver scavalcato il cancello di entrata. Probabilmente pensavano di non trovare nessuno, ma quando hanno sentito le urla del ragazzo, che si trovava a studiare nella sua stanza, non hanno esitato a minacciarlo con un coltello per farlo tacere e poter portare a termine la rapina, durata una ventina di minuti.
Mentre uno dei due malviventi teneva fermo il ragazzo, l'altro ha cercato oggetti preziosi da portare via. Ha preso un rolex di notevole valore e altri preziosi e poi insieme al complice si è dato alla fuga, urlando al ragazzino di non muoversi e sopratutto, di non chiamare la polizia. Ma lo studente liceale, appena ha compreso che i rapinatori si erano allontanati, ha chiamato il padre ed il 113 per chiedere aiuto. Nel giro di pochi minuti sono dirette due volanti della polizia, che hanno subito dato la caccia ai malviventi, senza successo. Probabilmente fuori dalla villa, che si trova in una zona isolata a vocabolo Rosaro ed è circondata da un parco, c'era un complice ad aspettare i due in un'auto pronta per fuggire. Ricerche che sono state estese in tutta la zona, con le indagini che sono state prese subito in carico dalla squadra mobile diretta da Davide Caldarozzi.
Il ragazzo è stato subito ascoltato in questura e ha raccontato che probabilmente si trattava di banditi provenienti da un Paese dell'Est, forse albanesi per l'inflessione del loro accento. Secondo gli inquirenti i due potrebbe aver agito pensando che la villa fosse in quel momento disabitata. Poi, si sono trovati di fronte il ragazzo, ma non hanno esitato a portare a termine il colpo, sequestrandolo.
I PRECEDENTI
Un grave episodio che ricorda quello accaduto poche settimane fa in una villa circondata da giardino tra Cesi e San Gemini. Una settantenne ternana, sempre intorno alle 19, ha sentito dei rumori provenire dal salone. Ha pensato al gatto, così è andata subito a vedere. Ma ha trovato due uomini che stavano rovistando nei cassetti. Quest'ultimi impugnavano un piede di porco ed una piccola mazza di ferro con quali avevano appena forzato una porta finestra al piano terra dell'abitazione. I due non si sono fermati e hanno minacciato la donna. Mentre uno la teneva ferma per un braccio, l'altro ha continuano a cercare qualcosa da rubare. Cinque minuti di terrore, terminati quando i ladri sono fuggiti portandosi via una manciata di preziosi dal valore di meno di mille euro. Probabilmente ad attendere i ladri fuori dal cancello della villa c'era un complice alla guida di un'auto. Alla pensionata non è rimasto che chiamare il 113 ed in pochi minuti è arrivata una squadra volante e gli agenti della squadra mobile che hanno subito avviato le indagini. Per la donna un forte stato di choc dovuto alla paura di essere picchiata dai malviventi.
Ma i furti sono ormai continui e sono portati a termine da bande di ladri che spesso provengono da Roma, pendolari del crimine che in un solo giorno riescono a portare a termine anche tre colpi alla volta. Prediligono le ville isolate, ma anche i condomini e soprattutto gli attici, possono agire senza essere disturbati. Lunedì scorso il questore Roberto Massucci è stato protagonista a palazzo Spada, di un incontro sulla sicurezza in città. Con un focus sui furti in appartamento. In netto aumento dopo un periodo di calma.
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