Eletti i sindacalisti dei dipendenti
pubblici: la rincorsa degli “autonomi”

Eletti i sindacalisti dei dipendenti pubblici: la rincorsa degli “autonomi”
di Federico Fabrizi
2 Minuti di Lettura
Sabato 7 Marzo 2015, 05:59 - Ultimo aggiornamento: 17:20
PERUGIA - I sindacati? Sempre di più una sfilza di sigle e acronimi. Usb, Csa, Diccap, Fsi, Fials, Nursing up e via di seguito. I risultati delle elezioni dei rappresentanti sindacali del pubblico impiego raccontano

di un piccolo “esercito” di sigle autonome che sgomita. I tre giorni di voto erano un banco di prova complicato per i “confederali”: la Cgil mantiene il primato

regionale - battaglia dura per il sindacato rosso che ad esempio in provincia di Terni usciva da un periodo travagliatissimo - Cisl e Uil tengono nelle rispettive roccaforti. I numeri dicono che la Cgil sarebbe prima in

Regione (8 seggi, uno in più della Uil), all'Università - con la Cisl che guadagna un seggio e fa sei pari - nelle due Asl e nelle Province. La Cisl vince nei ministeri e va forte alla Asl 1 e all'istituto zooprofilattico. Uil in testa al Comune di Terni.



«Emblematica la netta affermazione nelle due Province - rimarcano dalla Cgil - dove stiamo conducendo una dura mobilitazione in difesa dei diritti dei lavoratori e dei servizi per la cittadinanza».



Al Comune di Perugia, il voto dei dipendenti consegna il primato alla Cgil: confermati i sette eletti nel “parlamentino” delle rsu. E a Palazzo dei Priori gli autonomi del Diccap (da 4 a 5 eletti) prendono in seggio alla Cisl.



All'ospedale di Perugia la Uil raggiunge il 50 per cento dei voti: «La nostra organizzazione ha incrementato il consenso rispetto alle precedenti elezioni - dice il segretario regionale della Uil Claudio Bendini - rappresentiamo oggi nella sanità e negli enti locali circa un terzo dei lavoratori». Alla Asl 2: 14 seggi alla Cgil, 10 alla Fsi, 6 alla Uil, 3 alla Cisl, 2 alla Fials e uno al sindacato degli infermieri Nursing up.



La Cisl raccoglie tanti consensi al Tribunale di Perugia alla Soprintendenza, all'Agenzia di Forestazione e tra i dipendenti del consiglio regionale. «Ci confermiamo forti e autorevoli - dice il segretario Cisl Ubaldo Pascolini - in tanti si sono riconosciuti nel nostro progetto: valorizzare le professionalità, riqualificare la spesa e sbloccare la contrattazione». La Cisl guadagna un seggio all'Università di Perugia: la capolista Letizia Pietrolata è risultata la più votata. «Frutto del lavoro di un sindacato che sa guardare avanti».



Decisamente alta l'affluenza alle urne: circa l'80 per cento dei lavoratori pubblici si è recato a votare. Evidentemente il momento complicato di tanti enti ha convinto la stragrande maggioranza dei dipendenti a scegliere. Su questo punto, il giorno dopo, tutte le sigle si trovano d'accordo: «Si tratta di un segnale positivo».



Restano tante partite aperte da disputare nelle prossime settimane: la più complicata è la legge di riforma preparata dalla giunta regionale, dal riordino delle Province alla sorte dei 200 dipendenti delle Comunità Montane.