Terni. Prima "sì", poi "no": Bandecchi e il giallo dell'autodromo

Incontro teso tra il sindaco e Francesco Pileri, promoter che ha presentato un progetto per la realizzazione della struttura sportiva

Terni. Prima "sì", poi "no": Bandecchi e il giallo dell'autodromo
di Vanna Ugolini
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Martedì 6 Febbraio 2024, 08:28 - Ultimo aggiornamento: 08:29

IL CASO

Prima "no", poi "sì". Il giallo del progetto dell'autodromo a Terni si infittisce e si aggiunge un nuovo capitolo che è andato in scena ieri, nella stanza del sindaco, alla presenza anche dell'assessore all'Urbanistica Marco Iapadre, di quello allo Sport, Marco Schenardi, del vicesindaco Riccardo Corridore e di Francesco Pileri, promoter, fratello del campione di motociclismo Paolo.
Pileri era stato candidato per Ap alle elezioni comunali e il suo progetto che riguarda la realizzazione di un autodromo nella zona dell'Aviosuperficie, faceva parte del programma elettorale gialloblu. Pochi giorni fa, però, Pileri ha cancellato la sua iscrizione ad Ap ed è passato a Forza Italia, in polemica con l'amministrazione Bandecchi, responsabile, a suo dire, non solo di aver accantonato il progetto dell'autodromo ma, anche, di non aver più risposto nemmeno alle sue richieste di un incontro con il sindaco.

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«Per Terni avevamo pensato a un investimento da 60 milioni di euro, c'è l'interesse di una fondo di investimento e la previsione di centocinquanta assunzioni. E' tutto pronto, serve solo l'autorizzazione del Comune che non si fa più sentire», aveva detto Pileri. Il giorno dopo la risposta da parte del Comune non si era fatta attendere, sotto forma di un comunicato a firma dell'assessore Iapadre: «In realtà non è stato presentato nessun progetto», aveva scritto Iapadre in un comunicato ufficiale inserito sul sito del Comune.
Ieri la nuova capriola. Bandecchi chiama Pileri in un incontro molto teso in cui sono volate parole forti soprattutto tra il promoter e il vicesindaco. Alla fine della discussione il sindaco ha promesso che l'autodromo si farà. «Io sto a vedere - dice Pileri - per cominciare serve un atto di indirizzo del comune, poi il bando per la concessione del terreno, poi ci vuole l'approvazione del progetto». In realtà l'iter è molto più complesso, anche perchè il bando di gara per la cessione dei terreni è aperto a tutti e la realizzazione di un autodromo prevede una lunga serie di autorizzazioni, vincoli e collaudi (tra cui quello per il rumore prodotto), una viabilità adeguata e così via.
Pare, però, che adesso il Comune sia disponibile a riconsiderare il progetto. Pileri aspetta e assicura che rimane comunque iscritto a Forza Italia: «Non sono un burattino». Intanto Francesco Ferranti, consiglie di FI, artefice del passaggio del promoter ternano al partito degli azzurri chiosa: «Bene che Bandecchi si desti e smentisca il suo assessore, Iapadre, ma in questo modo ha anche dimostrato di avere enormi lacune nella conoscenza del territorio: a Terni da piano regolatore un'area di 50 ettari per realizzare un autodromo internazionale non c'è. L'unica è condivisa con i comuni di Narni e San Gemini, quindi dovrà ragionare con altre amministrazioni»

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