Orvieto, l'assessora alle Pari Opportunità partecipa alla manifestazione #restiamoliberi e divide la città

Orvieto, l'assessora alle Pari Opportunità partecipa alla manifestazione #restiamoliberi e divide la città
di Monica Riccio
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Giovedì 30 Luglio 2020, 07:59 - Ultimo aggiornamento: 14:59

ORVIETO «Perchè l'assessora alle Pari Opportunità del Comune di Orvieto è scesa in piazza contro la legge che condanna l'Omotransfobia? Lei che con il suo ruolo istituzionale dovrebbe tutelare tutti e tutte? Perchè lei sindaca non lo ha impedito?». Lo ha chiesto alla sindaca di Orvieto, in una lettera aperta, un cittadino orvietano residente all'estero, Giordano Conticelli, criticando la scelta di Angela Maria Sartini, di scendere in piazza per aderire alla manifestazione "#RestiamoLiberi - in Piazza per la Liberta'" organizzata in concomitanza con altre cento piazze italiane, per "difendere la libertà di espressione minacciata" - queste le motivazioni della protesta - dal ddl “Zan-Scalfarotto-Boldrini”».

«La legge “Zan-Scalfarotto-Boldrini, viene contestata perché ingannevole – si legge in una nota dei promotori – si presenta come necessaria per punire le discriminazioni nei confronti di persone con attrazione per lo stesso sesso ma, in realtà, ogni violenza è già punita dal nostro ordinamento giuridico. Ed esistono anche le aggravanti da applicare ove necessarie. Una legge, quindi, inutile. Ed una legge pericolosa perché mira a istituire un nuovo reato, quello di omofobia appunto, che non viene definito dal legislatore, lasciando così spazio a interpretazioni e derive liberticide. Ecco le ragioni di chi sabato è sceso in piazza con un bavaglio alla bocca. Restiamo liberi dunque! Liberi di pensare, di educare, liberi di esprimerci, di professare il nostro credo, liberi di dire no ad una legge bavaglio».

La presa di posizione di Conticelli ha aperto il varco a una valanga di critiche sul comportamento dell'assessora: questo suo scendere in campo così apertamente ha fatto infuriare tanti cittadini (l'assessora è in quota Lega e spesso si è resa protagonista di affermazioni ideologiche vicine appunto al partito del Carroccio), non solo di spiccata fede politica riconducibile al centro-sinistra cittadino. Da più parti si è ritenuta infatti, poco, se non affatto, opportuna la sua partecipazione alla manifestazione.
E Conticelli, in una lettera aperta alla sindaca Tardani, ha aggiunto:  «Non posso, da cittadino orvietano, passare oltre le affermazioni di un assessore che dovrebbe, al di là delle proprie convinzioni politiche, interessarsi della tutela di tutti i suoi cittadini. Rivendico il sacrosanto diritto di Angela Maria Sartini di prendersela contro gli omosessuali, così come rivendico il mio diritto di criticare tali posizioni. Non posso, tuttavia, da cittadino orvietano, accettare che queste posizioni siano convintamente portate avanti dall'assessore alla scuola, ai giovani e al futuro, alle pari opportunità. Gentile Sindaca, non crede che le posizioni e le azioni dell'assessore Sartini siano in contrasto con il ruolo che Lei le ha delegato? Gentile Sindaca, con quale serenità crede che un adolescente possa serenamente affrontare la propria omosessualità in una città dove l'assessore che dovrebbe impegnarsi per garantire la massima tutela, agisce nella direzione opposta?» 

In serata è arrivata a smorzare i toni la risposta della sindaca Tardani: « Non ho mai tollerato e non tollero alcuna discriminazione, tantomeno quelle che dovessero riferirsi all’orientamento sessuale. Ho parlato a lungo con l’assessore Sartini della questione e dell’opportunità che lei partecipasse alla manifestazione. [...] All’assessore Sartini - e più in generale a tutti gli assessori - ho ribadito che gli amministratori di una città hanno il dovere di rappresentare e tutelare TUTTI i cittadini della loro comunità e devono perciò evitare quei comportamenti che possano generare ambiguità o interpretazioni difformi dal nostro programma di governo [...] Stiamo lavorando molto per ricucire una città per troppo tempo lacerata e la linea che ci siamo dati è assolutamente inclusiva, in ogni ambito. Posso assicurarti che io ne sarò garante."

A chiedere il ritiro delle deleghe alla assessora Sartini è il Partito Democratico di Orvieto che afferma: “La signora Angela Maria Sartini ha pieno diritto di manifestare in piazza, ha pieno diritto di esternare le sue profonde convinzioni, l’assessora Angela Maria Sartini però non può farlo.  Non può farlo senza calpestare la credibilità e la serietà del ruolo che è chiamata a svolgere, nell’interesse della città, a garanzia e nel rispetto di tutti i suoi cittadini, di qualsivoglia orientamento sessuale. Al sindaco Tardani chiediamo, come Partito Democratico e come cittadini, di interrompere responsabilmente questa tacita complicità. A lei chiediamo di revocare le deleghe dell’assessore Sartini, per la sua manifesta inadeguatezza a svolgere il delicato ruolo che lei ha scelto di assegnarle.”
 

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