Perugia, boss dei furti
incastrato dalla passione per la pizza

Perugia, boss dei furti incastrato dalla passione per la pizza
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Martedì 12 Maggio 2015, 18:26
PERUGIA - Decine di furti e sfruttamento della prostituzione, quattro anni di latitanza e un pasto consumato in fretta. Troppo: finisce così la corsa criminale di un vero e proprio boss dei furti.



Incastrato, si dice, dalla passione per la pizza. I resti di un pasto appena consumato avrebbero infatti permesso ai poliziotti entrati in un appartamento in zona Settevalli di risalire a lui. Certo, i resti di un pasto da soli non sarebbero serviti se gli agenti della squadra volante non avessero avuto l'illuminazione che in quella casa che teoricamente doveva essere vuota si stesse invece nascondendo qualcuno.



Tutto parte da un controllo all'aeroporto di Sant'Egidio nei confronti di un romeno che si sta imbarcando per tornare proprio in Romania: tutte quelle denunce per furti fanno insospettire gli agenti dell'aeroporto. Arriva la volante, viene decisa una perquisizione nell'appartamento dell'uomo in via Settevalli.



Una volta dentro, gli agenti notano come ci siano tracce di un pasto consumato di recente e dunque molto probabilmente da un'altra persona. Il romeno risponde che non ci vive nessun altro in quella casa, e che un suo connazionale è stato ospite per un periodo ma è tornato in patria da tempo.



La spiegazione "puzza" di bugia, e dunque gli agenti diretti da Adriano Felici e con l'aiuto di due equipaggi del reparto prevenzione crimine diretto da Michele Santoro pianificano velocemente un blitz. Dopo aver bloccato tutte le vie di fuga, in piena notte fanno irruzione nell'appartamento.



Ed ecco la sorpresa che si aspettavano: una persona che vive in quell'appartamento, che non è l'uomo fermato mentre stava per imbarcarsi ma un soggetto molto più importante dal punto di vista criminale. Si tratta infatti del 34enne romeno latitante da quattro anni per una serie lunghissima di furti.



E quando gli mettono le manette ai polsi, l'uomo con la strafottenza del boss si rivolge ai poliziotti così: «Arrestatemi pure tanto sono pieno di soldi». I soldi dei furti.
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