Raccordo a Perugia: per il raddoppio delle rampe servono 41 milioni

Raccordo a Perugia: per il raddoppio delle rampe servono 41 milioni
di Riccardo Gasperini
2 Minuti di Lettura
Venerdì 8 Settembre 2023, 08:18

PERUGIA - Le varie opinioni su Nodo e Nodino, il mantenimento dello svincolo di via Adriatica che diventa certezza e il quadro economico per il raddoppio delle rampe che cresce. Dibattito a tutto campo sulla grande viabilità ieri in commissione Urbanistica di palazzo dei Priori, dove ha preso parte anche Anas con l’ingegner Lamberto Nicola Nibbi, responsabile struttura territoriale Anas Umbria. Sulle rampe, Nibbi ha spiegato che «l’intervento per il raddoppio dello svincolo di Ponte San Giovanni si attesta oggi sui 41 milioni, destinati a crescere molto inserendo altre opere come sottopassi e barriere antirumore fino a Collestrada, costi non tutti sostenibili nell’immediato». Nel corso del dibattito, su impulso di alcuni ordini del giorno, è finito anche l’aspetto «della concentrazione di smog ed elevata rumorosità nel tratto che collega Collestrada a Ponte San Giovanni». A chiedere interventi i consiglieri Croce (Ipp), Tizi (M5S) e Ranfa (Pd). Anas spiega che «le barriere antirumore sono previste sia nell’intervento del Nodino sia in quello relativo al raddoppio delle rampe». Per il resto «pur non essendo possibile quantificare i costi dell’intervento, nulla esclude che si valuti l’operazione nella tratta intermedia». Di certo c’è che «se andranno realizzate barriere antirumore nel tratto intermedio, ciò potrebbe essere associato alla sostituzione delle barriere bordo-laterale, ormai datate pur se a norma».

Presente alla seduta l’associazionismo. Alessandro Severi, in rappresentanza di una delle associazioni, ha ricordato che in altri lavori fatti da Anas sono state realizzate barriere innovative ed un’adeguata segnaletica stradale. «Nessun adeguamento per la sicurezza è invece stato fatto nel tratto Collestrada-Ponte San Giovanni pur essendo il più trafficato». Per Anas, parlando di barriere e sottopassi, questo è «il momento giusto per valutarli, assumendo una decisione congiunta con la Regione». In merito alle barriere, Nibbi ha ricordato che «il vero problema è rappresentato dal mancato finanziamento del piano nazionale esistente».

Intanto sul Nodino si è espressa la senatrice Emma Pavanelli (M5s): «Ritengo poco comprensibile la decisione del Ministero di concedere il via libera alla valutazione di impatto ambientale». All’attacco anche Michele Guaitini e Andrea Maori (Radicali Perugia) che parlano della mancanza di rassicurazioni alle osservazioni emerse nel tempo. «Alcuni problemi sono stati allegramente ignorati, altri elusi rimandando alla successiva trattazione in conferenza di servizi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA