Perugia, ex comandante della polizia provinciale indagato per minacce alla vice

La sede della polizia provinciale a Perugia
di Luca Benedetti
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Sabato 26 Agosto 2023, 09:18

Indagato per minacce alla sua vice. Succede alla Provincia di Perugia dove sotto indagine è finito un ex comandante della polizia provinciale all’epoca dei fatti, Bruno Palazzetti. La vicenda emerge dall’ordinanza del Gip, Piercarlo Frabotta, che ha accolto l’opposizione all’archiviazione proposta dal pubblico ministero che ha in mano il fascicolo, opposizione fatta da chi ha presentato la denuncia querela.
Secondo il Gip l’ex comandante della polizia provinciale va iscritto per l’ipotesi di reato previsto dall’articolo 612 del codice penale, cioè minacce. La vicenda nasce tre anni fa. Secondo quanto emerge dalle carte ci sarebbero stati atteggiamenti intimidatori (tutto naturalmente da dimostrare nello sviluppo dell’indagine) da parte dell’ex comandante nei confronti di chi era sottoposto. Se nella denuncia querela sono stati messi sul tavolo i dubbi su alcuni atti fatti sottoscrivere dall’indagato a chi era suo subordinato, il Gip, nel respingere l’ipotesi di archiviazione, spiega la sua decisione. Non c’è il mobbing come ha sottolineato il Pm nella richiesta di archiviazione. Mentre il Gip spiega come la partita delle minacce è talmente aperta da dover iscrivere l’ex comandante. I fatti risalgono a una denuncia presentata nella primavera di tre anni fa. La svolta, secondo il Gip, è nelle registrazioni della persona presa a sommarie informazioni, cioè un altro dipendente, da cui emergerebbe la volontà dell’indagato di mandare un messaggio all’ufficiale. Tra l’altro nell’audio l’altro dipendente avrebbe riportato a chi ha presentato l’esposto frasi (attribuite all’ex comandante) tipo «questa qua me la ricordo.......gli faccio molto male». Ecco perché per il gip sussistono i presupposti dell’iscrizione dell’ex comandante Palazzetti con l’accusa di minacce. Un reato che è stato commesso, secondo il giudice per le indagini preliminari, per il mezzo del dipendente provinciale che avrebbe riportato le minacce del superiore alla ex vice comandante.
GLI ALTRI CASI
Ci sono altri tre ex comandanti della polizia provinciale di Perugia che devono fare i conti con la giustizia.

Stavolta è quella contabile e riguarda il caso delle multe sparite, in parte intascate, in parte mai caricate nel sistema informatico e in parte mai richieste agli automobilisti sanzionati dalla polizia provinciale di Perugia. Una sorta di maxi processo a quantificare il danno erariale che ha contabilizzato la procura regionale della Corte dei Conti: 446.206,05 euro chiesti allora maresciallo maggiore Monia Mattiacci e ai tre comandanti che non avrebbero controllato a dovere la gestione della sanzioni del codice della strada, comandanti che si sono succeduti negli anni neri per gli incassi delle multe da parte della Provincia. Si tratta di Michele Fiscella, Stefano Mazzoni e Luca Lucarelli. È uscito dall’inchiesta il dg Francesco Grilli che ha convinto della bontà delle sue azioni la procura contabile con la riposta all’invito a dedurre. Tutti gli ex comandanti hanno sempre messo in risalto la correttezza delle loro azioni. Il danno erariale subito dalla Provincia di Perugia è legato alla gestione non corretta delle violazioni al Codice della strada «mediante condotte attive e omissive... aventi anche rilevanza penale, con intervenuta prescrizione degli ingenti crediti a tale titolo vantati dall’Ente relativamente agli anni 2011, 2012, 2013 e 2014...».

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