secoli con quello che l'economia rurale offriva, dalla frutta secca a quella candita, dal miele al mosto cotto, dal cacao alle spezie. La Commissione europea ha infatti pubblicato oggi, sulla Gazzetta Ufficiale dell'Ue, la domanda di registrazione della futura Indicazione Geografica protetta che dopo il suo riconoscimento ufficiale sarà garantita contro imitazioni e falsi. Per Bruxelles la «reputazione del 'Pampepato di
Terni/Panpepato di Ternì è tradizionalmente legata all'ambiente e al territorio che rappresenta». Del resto risale al 1913 il primo riferimento ad una produzione professionale e su larga scala del dolce di Terni.
La zona di produzione del 'Pampepato di Terni/Panpepato di Ternì è rappresentata dall'intero territorio della Provincia di Terni e dei comuni di Massa Martana, Marsciano, Todi, Fratta Todina, Montecastello di Vibio e Deruta, della Provincia di Perugia. Da oggi, secondo la normativa europea, coloro che vorranno
sollevare obiezioni sulla futura IGP, avranno tre mesi per farlo. Superata quella data, e se nessuno avrà sollevato riserve, l'eccellenza agroalimentare italiana potrà essere iscritta nel Registro europeo delle Denominazioni d'origine e Indicazioni geografiche (Dop-Igp) e Specialità tradizionali garantite (Stg) di cui l'Italia è leader in Europa
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