Orvieto, è polemica su piazza del Popolo pedonale

Piazza del Popolo a Orvieto
di Vincenzo Carducci
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Giovedì 15 Marzo 2018, 15:46
ORVIETO - Conto alla rovescia per la pedonalizzazione di piazza del Popolo a Orvieto, la polemica si infiamma. 
Scatterà sabato prossimo 24 marzo il provvedimento del Comune che renderà la piazza del centro storico off limits per le auto. Dopo la presa di posizione dei commercianti a esprimere preoccupazione per gli effetti della decisione dell'amministrazione comunale è Confartigianato Imprese Terni che teme «per come sono impostati, possano mancare gli obiettivi di valorizzazione del centro storico e risolversi soltanto in disagi e diseconomie per cittadini e imprese. Tali politiche - dicono - per loro natura devono essere il risultato di una reale partecipazione, devono necessariamente venire incontro alle esigenze delle imprese e dei cittadini proprio per essere in grado di stimolare gli indispensabili comportamenti collaborativi, in altre parole occorre un elevato livello di qualità amministrativa nelle scelte che intendono regolare i flussi di traffico nei centri storici, se non si vogliono relegare al livello di mere iniziative sanzionatorio – propagandistiche. Orvieto deve invece affrontare, in modo sistemico e multidisciplinare, e soprattutto governare fenomeni di provenienza sia interna che esterna, che stanno agendo in senso negativo sull’area del centro storico, quali i trasferimenti allo scalo e la chiusura di attività artigianali e commerciali, la riorganizzazione e la perdita di funzioni del centro, la scarsa propensione all’utilizzo dei servizi pubblici di trasporto e dei parcheggi, una crescente riduzione della accessibilità percepita del centro».

«OCCASIONE PERSA» Per Confartigianato «un intervento di pedonalizzazione impattante come quello che l’amministrazione comunale prefigura per la Piazza del Popolo, in particolare, può assumere un valore positivo solo se coordinato nei fatti, non solo nelle intenzioni annunciate, con specifiche politiche di promozione del decoro e dell’arredo, dell’accessibilità non veicolare, di sostegno delle iniziative economiche del centro, di riallocazione di funzioni e riutilizzazione dei contenitori attualmente vuoti, di nuova infrastrutturazione, anche in termini di nuove tecnologie, e di promozione dell’utilizzo dei parcheggi coperti altrimenti risulta evidente che la semplice chiusura al traffico di aree urbane di pregio non costituisce di per sé valorizzazione, bensì motivo di ulteriore crisi economica e disagi. Solo interventi complessivi opportunamente inquadrati e coordinati nei tempi con positivi risultati nella gestione dei fenomeni descritti possono dare alla piazza un ruolo portante nella vivibilità del centro di Orvieto, e scongiurare che questo passaggio amministrativo finisca per rivelarsi solo come un’occasione persa per la città».

LA GUERRA DEI MANIFESTI La pedonalizzazione di piazza del Popolo, unitamente ad altri provvedimenti sul traffico, continuano poi a essere anche motivo di scontro politico. I gruppi di opposizione - Forza Italia, Identità e territorio e Misto - hanno indetto per questa mattina una conferenza stampa proprio in piazza del Popolo e nel frattempo hanno tappezzato la città, e le bacheche virtuali dei social network, con un provocatorio manifesto che sta facendo discutere. "Viabilità, parcheggi: Orvieto distrutta!", si legge sul manifesto con il quale l'opposizione critica l'operato della Giunta guidata dal sindaco Germani. «Una bella campagna di anti-marketing territoriale - tuona polemicamente il presidente del consiglio comunale Angelo Pettinacci (Pd) - un manifesto che non trova giustificazione né politicamente né in termini di comunicazione perché da un'immagine sbagliata della città sopratutto all'esterno. E' questo quello che vogliono i commercianti e gli imprenditori?». «Il problema che stiamo affrontando riguarda il fatto che gli abitanti dei quartieri e dei Comuni limitrofi non vengono più nel centro storico - afferma Andrea Sacripanti, consigliere del gruppo Misto e recentemente candidato alle Politiche con la Lega -  e questo perché di terrorismo negli anni è stato fatto da chi ci governa attualmente: multe alle 2 di notte e alle 5 di mattina, aumento del costo dei parcheggi, riduzione degli stalli a strisce blu, divieti di transito in alcune vie con installazione dei famosi varchi, divisione della città in due con la pedonalizzazione di via Luca Signorelli».
Al manifesto dell'opposizione, casualità o forse no, risponde quello che sta circolando sui social network e prossimamente anche in città con il quale il Comune lancia - con colpevole tremendo ritardo - la campagna di comunicazione "Ci vediamo in centro! Orvieto cambia passo" che raccoglie due importanti novità entrate in vigore nei giorni scorsi ma inspiegabilmente non pubblicizzate tanto che molti orvietani non ne erano a conoscenza. Si tratta del parcheggio giornaliero al costo di un euro all'ex caserma Piave e della navetta gratuita per i residenti, una corsa ogni venti minuti, che collegherà le principali piazze di Orvieto. 

UN PIANO MARSHALL PER IL COMMERCIO E se le politiche sulla viabilità sono additate da molti commercianti del centro storico come la principale cause del calo dell'attrattività della Rupe e degli affari, la capogruppo di FI Roberta Tardani propone una sorta di "piano Marshall" per il commercio orvietano. «Con l’uscita dal predissesto ci saremmo aspettati un’opera redistributiva da parte della Giunta, considerato il momento di crisi che investe da tempo il nostro territorio, e una serie di interventi a sostegno delle piccole e medie imprese. Cosa possibile, viste le risorse ormai liberate e la probabile chiusura del bilancio consuntivo con l’ennesimo avanzo di gestione. Ciò non è avvenuto, inspiegabilmente, e nonostante le ricorrenti promesse. Auspichiamo, pertanto, una manovra correttiva al bilancio appena approvato che preveda sgravi e incentivi fiscali e che guardi alle piccole e medie imprese, vero motore dell’economia cittadina. E’ necessario un approccio diverso alle politiche di bilancio attraverso interventi mirati per dare sostegno e generare economia. Serve un vero e proprio Piano Marshall per Orvieto capace di ricreare le condizioni utili allo sviluppo e a superare, definitivamente, l’approccio disorganico che ha caratterizzato tutta la politica di questa Giunta».
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