NORCIA - Impossibile dimenticarsi. Di Flavio e della sua battaglia.
Lunedì, a un anno dalla scomparsa del calciatore nursino, familiari, amici e colleghi che con lui hanno condiviso gioie e dolori fino al più grande, si sono riuniti per dare un altro calcio alla “Bestia”.
Così Flavio Falzetti chiamava il linfoma contro cui ha combattuto eroicamente per quindici lunghi anni. Senza mai darsi per vinto, senza mai rinunciare alla sua passione più grande. Quel pallone, cui ha corso dietro per tutta una vita, è passato dai piedi di tutti coloro che si sono presentati allo stadio Comunale di Norcia per ricordarlo, in occasione del Memorial a lui intitolato.
Una prima edizione fatta di grandi emozioni, voluta fortemente dall’associazione Amici di Flavio: «È stata una giornata bellissima. – la gioia nelle parole degli amici – Una grande dimostrazione di solidarietà e di amicizia, il modo per rivedere Flavio, far rivivere i valori e il messaggio che ci ha lasciato».
Proprio ciò che Falzetti voleva e che ha scritto nell’ultimo passo di Oltre il 90°, il libro in cui ha voluto raccontare la sua lotta contro la malattia.
Un messaggio di forza che ha riecheggiato al mattino nelle aule dell’istituto superiore Battaglia.
La giornata, infatti, è stata inaugurata dalle testimonianze lasciate agli studenti di Norcia da chi ha conosciuto Flavio da vicino come il dottor Nando Scarpelli, responsabile del servizio di Oncoematologia all’ospedale di Spoleto, e ancora Gianluca Longo, calciatore che ha sconfitto il linfoma.
Al triangolare hanno preso parte la squadra locale del Norcia 480 e il team Life Ritorno alla Vita, la squadra con atleti malati o guariti dal cancro voluta fortemente da Falzetti.
Della sua storia, del suo esempio, della sua voglia di vivere è davvero impossibile dimenticarsi.