Non solo Giro d'Italia, arriva anche la Tirreno-Adriatico. In ballo Foligno, Nocera Umbra e Gualdo Tadino

Il belga Jasper Philipsen vincitore lo scorso anno della terza tappa della Tirreno-Adriatico sul traguardo di Foligno
di Luca Benedetti
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Domenica 15 Ottobre 2023, 16:55 - Ultimo aggiornamento: 16:57

Potrebbe non essere solo Giro d’Italia. Gli appassionati delle due ruote drizzano le antenne e i rumors si inseguono. Qualcuno (anche se di questi tempi è meglio stare alla larga anche con le battute) è pronto a scommetterci. Il Giro d’Italia mai così top in Umbria (a parte la partenza del 1995, due tappe intere e una partenza) avrà un prologo con la Tirreno-Adriatico. Quando e dove? Il rebus è quello. Perché per una tappa(arrivo? partenza? partenza e arrivo?) sono in ballo almeno tre città. L’immancabile Foligno diventata centro regionale del pedale da World Tour da un bel po’ di anni, Gualdo Tadino che in quando a Giro e Tirreno non si porta male e anche Nocera Umbra che tornerebbe sul grande palcoscenico delle due ruote internazionali dopo una partenza a fine anni Novanta di quella che oggi si chiama Settimana internazionale Coppi e Bartali.
Se per maggio è tutto fatto, per marzo c’è ancora qualche cosa da fare e non è escluso che i contatti con la Rcs che organizza anche la Corsa dei Due Mari andranno a dama nel giro di un paio di settimane, tre al massimo. Sarebbe un grande colpo anche per dare continuità a un’accoppiata che già l’anno scorso ha messo l’Umbria in mezzo all’azzurro della Tirreno e al rosa del Giro. La tappa partita da Follonica e arrivata a Foligno in marzo e la Terni-Fossombrone di maggio. Stavolta l’accoppiata avrebbe un peso ancora maggiore visto la cronometro Foligno-Perugia e la Spoleto-Prati di Tivo che chiudono la prima settimana del Giro e che avranno la possibilità di incidere sulla classifica finale.
Foligno e Perugia sono al lavoro, Spoleto è sulla stessa lunghezza d’onda. Gli appassionati si sono ingegnati a cercare di capire dalle cartine in tv e dalle altimetrie i passaggi chiave delle due tappe. Per la crono da 37,2 chilometri con Gran premio della montagna all’arrivo resta l’ipotesi dell’ingresso a Perugia dalla salita di San Girolamo. Anche se l’ultimo sopralluogo potrebbe decidere tra un paio di varianti. Soprattutto da San Girolamo per arrivare in corso Vannucci- piazza IV Novembre, sia per un altro ingresso per l’ascesa verso l’acropoli. Da San Girolamo c’è l’opzione con l’impennata su via Bonfigli, la piega a sinistra su Borgo XX Giugno, la dritta verso il Frontone e poi la piega a destra su via Roma fino a salire da via Masi-viale Indipendenza. Ma anche un corso Cavour fatto in senso opposto a quello tradizionale di marcia fino ai Tre Archi, è sulla carta. E c’è chi ipotizza, invece, viale San Domenico come passaggio per andare all’arrivo.
Il giorno dopo desta curiosità l’inedita scalata della Forca di Capistrello. La strada è quella che va da Sant’Anatolia di Narco verso Monteleone di Spoleto passando per Gavelli. È Gpm di seconda categoria. Previsti 16,3 chilometri di ascesa con pendenze tra il 5,6 e 12%.

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