«Non aver paura. Pensati Stem». Il premio Ursula Grohmann a Donne e scienza: ecco chi ha vinto

Donne e Scienza, con il premio Ursula Grohmann all'Università degli studi di Perugia
di Egle Priolo
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Mercoledì 14 Febbraio 2024, 12:36

PERUGIA - «Non abbiate paura. Pensate Stem». In questi due messaggi di Ursula Grohmann e Margherita Hack è racchiuso il senso della Giornata Internazionale delle Donne e Ragazze nella Scienza che ieri si è celebrata nell'aula magna dell'Università degli studi di Perugia. Una giornata istituita nel 2015 dall'Assemblea generale delle Nazioni unite per «promuovere e favorire la piena ed equa partecipazione femminile nelle scienze» e «per incoraggiare, in particolare, le studentesse a essere pienamente loro stesse e a seguire le loro passioni, anche grazie allo studio delle materie scientifiche, le cosiddette Stem - Science, Technology, Engineering and Mathematics». Una giornata ormai da tre edizioni dedicata alla memoria della professoressa Ursula Grohmann, ordinaria di Farmacologia del Dipartimento di Medicina e chirurgia, direttore del Centro universitario di Microscopia elettronica dell’UniPg e ricercatrice di fama internazionale nel campo dei tumori e delle malattie autoimmuni, scomparsa prematuramente nel gennaio 2022. Una donna e una scienziata capace di unire la sua passione per la scienza all'amore per la famiglia, come ricordato dal marito Italo Carmignani che, insieme a quello di Hack, ne ha rinnovato il messaggio in un intervento che ha commosso visibilmente il pubblico.

Come profonde sono state le parole del rettore Maurizio Oliviero che ha ricordato non solo il senso della giornata, ma l'orgoglio per il premio alle scuole intitolato proprio alla professoressa Grohmann, «modello per le giovani». «L’innegabile disparità tra generi che si evidenzia nella scelta di corsi di laurea di tipo scientifico - ha detto Oliviero - inizia nell'educazione di base e penalizza fortemente, è importante sottolinearlo, non solo il genere femminile ma l’intero sistema, tutte e tutti noi. L’azione correttiva deve partire, pertanto, dall'incoraggiamento attivo delle ragazze fin dalle prime fasi educative, trasformando e rimodellando la percezione culturale che ne limita le scelte accademiche». «A questo riguardo – ha concluso il rettore -, un elemento fondamentale è a nostro parere la presentazione di modelli femminili capaci di ispirare le giovani ragazze a perseguire obiettivi sempre più ambiziosi, esempi di scienziate e accademiche quali la professoressa Ursula Grohmann, cui oggi è intitolato il premio che consegneremo quale testimone di eccellenza e dedizione, nella speranza che possa costituire un mattone nella costruzione di un mondo più equo e inclusivo».
Sono poi intervenuti i professori Daniele Parbuono, delegato del rettore per le Umane risorse, Silvia Fornari, presidente del Comitato unico di garanzia, Mirella Damiani e Maria Giovanna Ranalli, responsabili delle attività Stem per il Cug. Presente alla cerimonia anche il direttore generale di UniPg, Anna Vivolo.
Hanno preso parte all’evento, raccontando la propria esperienza, Caterina Capponi, del Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale di UniPg e, in collegamento, Debora Nozza, del Dipartimento di Computing sciences della Bocconi.
A seguire la premiazione delle scuole scelte dalla commissione del Premio Grohmann (Andrea Capotorti, David Grohmann, Giada Mondanelli, Anna Laura Pisello).
Per la categoria Una scienziata da scoprire e raccontare, il primo premio è andato al video su Mona Minkara della classe 2SA3 del Majorana-Maitani di Orvieto. Il secondo al video su Irène Joliot-Curie della classe 2T5 del Cassata Gattapone di Gubbio, con una menzione speciale per il video: Fabiola Gianotti, Fisica e Direttrice del CERN di Ginevra della classe 2O del liceo Alessi di Perugia.
Per la categoria La scienza è bella quando la si guarda fino in fondo, ci sono stati tre primi a pari merito: Claudia Goldin e il gender gap della classe 2A-LI del Federico Frezzi - Beata Angela di Foligno, Global Positioning System: alla scoperta della navigazione satellitare della classe 1B del Casagrande-Cesi di Terni e Ipazia (Υπατία, Hypatia): un viaggio attraverso la storia e la geometria della classe 3A Federico Frezzi - Beata Angela di Foligno.

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