Morto sul lavoro a Mantignana: la procura di Perugia indaga per omicidio colposo

Morto sul lavoro a Mantignana: la procura di Perugia indaga per omicidio colposo
di Egle Priolo
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Domenica 29 Ottobre 2023, 09:29 - Ultimo aggiornamento: 09:30

PERUGIA - Omicidio colposo. Con individuazione di profili di responsabilità in corso. Nella giornata di ieri, il procuratore capo Raffaele Cantone e il sostituto Massimo Casucci hanno formalizzato l'accusa nel fascicolo d'indagine aperto dopo la morte di Antonio Cozzali, 57enne di Corciano, avvenuta venerdì pomeriggio mentre stava lavorando sul tetto di un capannone a Mantignana.

Assoluto riserbo da parte degli inquirenti e degli investigatori della polizia, al lavoro per ricostruire con esattezza non solo la dinamica della drammatica caduta quanto anche per capire anzitutto perché stesse in movimento, come pare dalle prime ricostruzioni, mentre stava svolgendo un lavoro di tinteggiatura. Per ricostruire poi con esattezza il tipo di contratto in essere tra chi è proprietario del capannone e la ditta per cui lavorava l'uomo, cioè la ditta di famiglia fondata dal padre e in cui lavorava assieme al fratello. E per capire, soprattutto, se il 57enne si trovasse su quel tetto indossando adeguate protezioni.
Probabile che nelle prossime ore l'autorità giudiziaria disponga l'autopsia per avere anche riscontri medico legali che possano fornire ulteriori elementi per fare chiarezza definitiva su questa nuova, ennesima, tragedia sul lavoro. Ciò che maggiormente ha impegnato nelle primissime ore gli investigatori e gli esperti dell’Ufficio prevenzione e sicurezza sugli ambienti di lavoro della Asl, diretti dalla dottoressa Patrizia Bodo e intervenuti venerdì pomeriggio assieme ai vigili del fuoco e all'ambulanza del 118, è stata la ricostruzione della dinamica dell'incidente: in particolare è emerso come l'uomo stesse svolgendo dei lavori di tinteggiatura ma stesse, appunto, in movimento. Con un pezzo del capannone (si è parlato inizialmente di un pezzo di plexiglass) che, in base alla ricostruzione, avrebbe improvvisamente ceduto facendo precipitare il 57enne, deceduto dopo un drammatico volo di almeno dieci metri.
«Un’ecatombe continua, una carneficina costante che non accenna a diminuire e alla quale dobbiamo mettere fine».

Così in una nota la segretaria della Cgil dell’Umbria, Maria Rita Paggio, il segretario generale Cisl Umbria, Angelo Manzotti e il segretario generale Uil Umbria, Maurizio Molinari e i responsabili delle categorie Elisabetta Masciarri (Fillea Cgil), Giuliano Bicchieraro (Filca Cisl) e Roberto Lattanzi (Feneal Uil): «Martedì 31 ottobre alla Cassa Edile abbiamo convocato istituzioni e associazioni datoriali per chiedere un patto per la salute, sicurezza e ambiente nei luoghi di lavoro».

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