Monteluce, piano per difendere le imprese

Il cantiere incompleto a Monteluce
di Luca Benedetti
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Mercoledì 19 Febbraio 2020, 08:00
PERUGIA - Forse era il faccia a faccia più atteso. Da una parte la Regione e dall’altra le quattro aziende umbre che hanno il cento per cento dell’appalto di Monteluce. Quelle, euro più euro meno, ancora devono vedere tre milioni di euro per i lavori fatti in conto del Comparto Monteluce. Soldi che servono per pagare chi ha lavorato in subappalto e i fornitori.
Martedì pomeriggio a palazzo Donini sono saliti gli imprenditori che si sono visti chiudere i rubinetti dalle banche perché il Fondo non paga più. Con la presidente Donatella Tesei anche l’assessore Michele Fioroni e il direttore allo Sviluppo Economico, Luigi Rossetti. La presidente non ha ascoltato solo le lamentele degli imprenditori che, tra l’altro, hanno ricordato che la situazione era conosciuta dai precedenti inquilini di palazzo Donini da almeno due anni.
Non per niente c’era una lettera del Consorzio imprenditori edili di Modena del novembre del 2016 che segnalava le criticità del cantiere di Monteluce e parlava di «situazione drammatica». Quella lettera arrivò anche in Regione, la Cme è la ditta appaltatrice che firmò nel 2011 l’accordo di appalto con Bnp Paribas Reim Sgr.
Sul tavolo della presidente, alla fine dell’incontro, una sorta di road map per poter dare ossigeno alle imprese che boccheggiano. Ossigeno che serve per andare avanti i mesi necessari (si ipotizza giugno) affinché si concretizzino gli interventi per far ripartire i cantieri. Che significa, al momento, vendere Monteluce così come è e che un advisor la scorsa estate aveva stimato valere tra i 22 e i 24 milioni di euro. Le mosse della Regione in favore delle imprese che hanno lavorato ma si sono viste negare i pagamenti, sono chiare trovare una interlocuzione con le banche e delineare un possibile accordo con le imprese che consenta di andare avanti. Ci sarebbe la volontà, da parte della giunta Tesei, di convocare anche i sub fornitori per avare un quadro ancora più approfondito della vicenda e per dimostra l’attenzione da parte della nuova giunta a trazione leghista su una partita delicata e complessa che da una parte vede i dolori delle imprese e dall’altra il futuro di una città che rischia di trovarsi un recupero incompleto del cuore di un quartiere. Tra l’altro durante il vertice di ieri pomeriggio sarebbe emersa la vicenda della vendita di un immobile a Monteluce con l’incasso milionario finito alle banche e non nelle casse delle imprese che aspettano di veder saldare i crediti che vantano. Possibile?
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