“Abbiamo a cuore la salvaguardia e la cura del nostro servizio sanitario e comprendiamo le motivazioni alla base dello sciopero dei medici - si legge nella nota di Cittadinanzattiva - ma siamo preoccupati per le conseguenze che ancora una volta pagheranno gli utenti. Per questo abbiamo lanciato un appello ai direttori generali dell’Asl e dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria chiedendo un impegno affinché le prestazioni programmate e non effettuate nel giorno dello sciopero siano ricalendarizzate e prenotate contestualmente e sia fornita adeguata comunicazione ai cittadini sullo sciopero e le modalità di riprogrammazione delle prestazioni”.
Per il tribunale per i diritti del malato “le prestazioni di diagnostica, specialistica e di day-surgery non effettuate domani vanno riprogrammate nei successivi sette giorni e gli interventi programmati che non saranno svolti devono essere effettuati entro 15 giorni, salvo i casi urgenti, che non vanno assolutamente rinviati”.