PERUGIA - Il medico di base Francesco Agrifoglio, 32 anni, di Assisi, finito sotto processo con le acccuse di maltrattamenti, lesioni e inosservanza del divieto di avvicinamento nei confronti della collega ex fidanzata, è stato scagionato dal tribunale di Perugia. All’imputato, che ha risarcito la donna, è stata riqualificata in lesioni l’accusa di maltrattamenti (reato non punibile per un difetto di querela), mentre è stato assolto dall’aver avvicinato la dottoressa mediante messaggi Whatsapp, nonostante il divieto, per tenuità del fatto. Nel settembre 2021 era finito agli arresti domiciliari.
Stando a quanto si legge negli atti giudiziari Agrifoglio «maltrattava la convivente attraverso continue vessazione, aggressioni verbali e fisiche, ingiuriandola e minacciandola, creando così una situazione generalizzata di sopraffazione tale da rendere la sua vita personale e familiare particolarmente dolorosa».
Nelle carte della Procura si elencano calci, schiaffi al volto, prese al collo, ingiurie, offese ed ecchimosi guaribili in 25 giorni («la colpiva con pugni al torace, alle spalle e al tronco, e afferrandola al collo con il braccio e spingendole con l’altra mano la testa, in modo da soffocarla»).
Per poi concludere: «Lo amavo, il sentimento che provavo però è finito quando ero incinta e mi ha confessato che non voleva più il bambino».