La fortuna di Armando, tifoso della Ternana che si gode gli allenamenti della squadra dal balcone di casa sua

La fortuna di Armando, tifoso della Ternana che si gode gli allenamenti della squadra dal balcone di casa sua
di Paolo Grassi
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Giovedì 28 Luglio 2022, 00:50 - Ultimo aggiornamento: 13:26

Armando si mette lì, sul suo terrazzo. Sfida il caldo boia di quest'estate bollente con le sue bibite fresche. Agli angoli ci sono due bandiere della Ternana, consumate e quindi da lui utilizzate tanto e da tanto tempo. Si appoggia al davanzale, o si siede su una seggiolina. Come meglio crede. E si gode lo spettacolo. «Per due o tre anni – dice con la contentezza come quella di un bambino appena arrivato al parco - avrò questo privilegio. Ringrazio il nostro grande presidente Bandecchi!». Armando Martinelli è un tifoso fortunato. Gli basta affacciarsi dal terrazzo di casa sua per vedere... le Fere. Abita in via Narni e quella finestra con terrazza si affaccia proprio sui campi della Junior Campomaggio dove la Ternana svolge i suoi allenamenti dal 18 luglio. «Averceli qui, proprio davanti casa, per me è un onore e un piacere immenso». La Ternana, l'ha nel cuore da sempre. Va allo stadio a tifare in curva Nord. Gli allenamenti, può goderseli compatibilmente con il lavoro, visto che fa i turni prestando servizio pera ditta esterna all'acciaieria. Le bandiere rossoverdi, le ha solo spostate. «Le esponevo dall'altra parte. Dalle finestre che ho sulla strada. Sono tifoso da sempre e da sempre quelle bandiere sono esposte». Ora le ha messe lì, a far capire ai calciatori che c'è chi li onora con i colori della squadra. Calciatori e membri dello staff tecnico si sono già accorti di lui. «Sì – conferma – ogni tanto qualcuno mi fa un cenno di saluto. Antonio Palumbo, per esempio. Ma anche mister Lucarelli, una volta, passando qui davanti ha alzato lo sguardo e mi ha salutato con un sorriso. Grande, il mister!». Armando Martinelli, naturalmente, da quel suo terrazzo parla anche di sé e della sua fede rossoverde che dura da generazioni. «Io sono fazioso, proprio, per le Fere. Già mio padre era tifosissimo. Mi ha trasmesso questa grande passione. Anche mio figlio è appassionato e viene sempre con me allo stadio». Figuriamoci come sarà contento, anche lui, di avere le sue Fere affacciandosi dal balcone. «Felicissimo, certo. Come me». E visto che ci siamo, proviamo a farci dare delle dritte cronistiche, un suo report di questi primi giorni di allenamento qui. «Quando sono a casa e non sono al lavoro, li seguo. Li vedo bene. Li vedo carichi. Sono tutti “a palla”. Lavorano con impegno e duro lavoro, il mister li segue con attenzione. Vedo uno strepitoso Palumbo, il solito grande Ianna (Iannarilli, ndr) e poi Marino (Defendi, ndr) che sta a mille, ma anche gli altri stanno già bene. E poi, che bello, rivedere Falletti! Si sta riprendendo e spero che torni presto a giocare». Commentiamo con lui questa Ternana, questo mercato ancora da completare, con la trattativa di Ahmad Benali che resta complicata, con la squadra che si prepara ai test di domani pomeriggio con il Guardea proprio sotto casa sua e sabato a Frosinone, prima dell'esordio in Coppa Italia con la Cremonese. Ma... ha mai pensato a fare di questo balcone una piccola tribuna? «Beh, diciamo che se qualche amico viene su, mi fa compagnia. Gli offro una “birretta” e ci godiamo le Fere». Non sarà, che mette pure il biglietto? Lui risponde con una risata allegra, avendo capito lo spirito goliardico della domanda. «Sa, che può essere un'idea? Quasi quasi... Ma no, scherzo. Non penso a quello, ci mancherebbe».

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