Pomezia, crolla il balcone: donna muore schiacciata a 82 anni. La vittima stava stendendo la biancheria

Nello stabile in cui abitava la 82enne erano in corso lavori di ristrutturazione

Pomezia, cede il balcone di casa: donna muore travolta sotto le macerie
di Federica Pozzi
4 Minuti di Lettura
Giovedì 15 Febbraio 2024, 15:56 - Ultimo aggiornamento: 22:46

«Non si può morire così, era una gran donna», dice tra le lacrime Fortunata, amica e vicina di casa di Annina Vacca, 82 anni, deceduta ieri mattina a causa del crollo strutturale del parapetto che si trovava sopra il suo balcone. Una tragedia, quella che si è consumata ieri mattina in via Bisaccia, nel quartiere Selvotta, a sud di Roma. Il parapetto ha ceduto mentre l’82enne stendeva i panni e l’ha travolta. Sul posto sono intervenuti subito i vigili del fuoco, con le squadre di Pomezia e dell’Eur, e la polizia di Spinaceto. Ma per l’anziana, schiacciata sotto le macerie, non c’era più nulla da fare. La salma è stata portata al policlinico di Tor Vergata dove nelle prossime ore verrà svolta l’autopsia e l’intera abitazione è stata posta sotto sequestro. L’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo contro ignoti. Intanto oggi ci sarà nella villa dove Annina abitava, e dove erano in corso lavori di ristrutturazione da parte di una ditta di Ariccia, un sopralluogo dell’ispettorato del lavoro per stabilire se i lavori fossero fatti in sicurezza. 

IL BOATO 

Un forte boato, una nube di polvere e poi le urla di chi ha assistito alla scena.

Annina Vacca, classe 1941, nata a Loceri, in Sardegna, ma residente a Roma dagli anni sessanta, è stata schiacciata dal crollo del parapetto che si trovava sopra al suo balcone mentre stendeva i panni. I vicini sono corsi sul posto per vedere cosa fosse successo. «Sembrava un’esplosione», raccontano. Gianluca, che abita nella traversa accanto, stava curando il suo orto quando ha sentito il forte boato, ha seguito la nube sprigionata dal crollo ed è arrivato di fronte al cancello d’ingresso di via Bisaccia 74. «Sono subito venuto qui, c’erano gli operai che correvano, avevano le mani tra i capelli. All’inizio tutti pensavamo ci fosse uno di loro sotto alle macerie. Poi abbiamo scoperto che si trattava di Annina», racconta Gianluca. L’intera abitazione, una villa di due piani in cui al piano terra abitava l’82enne con il marito e al piano sopra uno dei due figli, Vincenzo, funzionario della polizia Municipale, è stata posta sotto sequestro. Ma a poche ore dall’accaduto, in attesa che la polizia mortuaria portasse via il corpo della vittima, i parenti erano chiusi nel loro dolore nel giardino della villetta. «Era una donna solare, mi metteva di buon umore, una madre di famiglia esemplare. So che a quella casa ci teneva molto», ha raccontato Antonio, figlio della sorella della vittima. 

«È stata una grande tragedia, lei non ha mai fatto del male a nessuno», dice tra le lacrime Fortunata, amica e vicina di casa di Annina. «Siamo amiche da anni - continua - era una gran donna, una buona famiglia. Ci vedevamo tutti i giorni attaccate alla rete a parlare, mi teneva tanta compagnia. Non ho sentito nulla perché ero andata dal parrucchiere, quando sono tornata c’era mia figlia qui che mi aspettava per dirmelo». 

Video

LE INDAGINI 

La salma della vittima è stata trasportata nel tardo pomeriggio di ieri al policlinico Tor Vergata, dove nelle prossime ore verrà effettuata l’autopsia. Intanto gli inquirenti hanno svolto i rilievi nell’abitazione - che si trova attualmente sotto sequestro - per stabilire la dinamica del crollo. «Uno degli operai ha detto che il muretto del cordolo che ha ceduto era staccato dal muro già di cinque o sei centimetri nei giorni scorsi. Non c’erano i ferri che lo tenevano», si susseguono le voci dei testimoni che dovranno però essere confermate dalle indagini. La ditta che stava svolgendo i lavori di ristrutturazione proprio dal lato della struttura che ha ceduto, dai primi accertamenti risulta essere in regola. Intanto oggi ci sarà un sopralluogo dell’ispettorato del lavoro per stabilire se i lavori fossero eseguiti nel rispetto delle norme di sicurezza. L’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo contro ignoti. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA