Ternana, il derby di Bandecchi:«Prendo l'elicottero per evitare di leggere gli striscioni»

Ternana, il derby di Bandecchi:«Prendo l'elicottero per evitare di leggere gli striscioni»
di Lorenzo Pulcioni
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Domenica 19 Dicembre 2021, 14:22 - Ultimo aggiornamento: 18:17

TERNI «Prendo l'elicottero per evitare di leggere tutto quello che hanno scritto sugli striscioni lungo la superstrada». Quasi una premonizione quella di Stefano Bandecchi dopo lo striscione di pessimo gusto esibito dagli ultras del Perugia di fronte al palazzo della Regione. E sul quale il presidente si è già espresso con toni duri intervendo in diretta nel corso di una trasmissione sportiva su un'emittente perugina. Come suo costume il presidente della Ternana non le manda a dire e ovviamente la vigilia del derby lo rende più carico che mai. «Torno allo stadio e ci sarò fino alla fine del campionato - dice Bandecchi - tranne per la partita con il Brescia il 29 dicembre per impegni all'estero. Ma farò tutte le partite a cominciare da domani, vengo in elicottero per evitare cinque ore di macchina e gli striscioni lungo la strada». Scaramantico il giusto, Bandecchi vive la vigilia della madre di tutte le partite con assoluta tranquillità: «Non sono mai ansioso prima delle partite, essere preoccupato non cambierebbe niente. Come ho vissuto la vigilia? Sono andato a lavorare, poi al poligono di tiro dinamico, mi sono fatto un sonnellino e per concludere un po' di compere natalizie e una cena con gli amici. La domenica mattina, come tutte le domeniche, vado a correre e poi mi preparo per venire allo stadio». C'è da giurare che al fischio d'inizio la tranquillità lascerà spazio alla passione: «Vivo la partita con agonismo. Sarò teso e concentrato, determinato a tifare la mia squadra. Quando sarà finita, andrò a salutare la squadra e i dirigenti del Perugia sia in caso di vittoria che di sconfitta. Anche il presidente Santopadre certo, se mi vorrà salutare». Il riferimento è all'ultimo derby di Supercoppa perso dal Perugia al Liberati e al mancato saluto con il presidente perugino: «Se avessimo perso noi, non ci saremmo dileguati. L'ultima volta a loro lo stile è mancato. Io non sono un principino: vesto jeans e camicia e parlo come mangio, ma sono educato. Sono un imprenditore di successo e in questo paese del cavolo sono odiato perchè tanti non riescono a fare le cose che faccio io. Trovo ridicolo che tra presidenti non ci si saluti. Io ho sempre salutato, sia quando perdevo che quando vincevo. In Serie B come in Serie C ho sempre fatto i complimenti a tutti, stando attento a non offendere chi magari aveva perso. Mi piace l'agonismo, ma sono uno sportivo. Sarò in panchina perchè sono un presidente da panchina. Quando devo conoscere gente di successo vado nelle sedi opportune, ma quando gioca la mia squadra il mio posto è lì». Insomma il derby è sempre il derby. Ad accenderlo non sono soltanto le tifoserie, come giusto che sia. Ma in chiusura Bandecchi lancia un auspicio per entrambe le squadre: «Mi auguro che un giorno la Ternana e il Perugia possano giocare il derby in Serie A. Sarebbe la cosa più bella».
 

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