Un’altra pagina di solidarietà è stata scritta oggi, venerdì 4 dicembre, dai lavoratori di Treofan da quelli di Sangemini e Amerino. I primi sono andati davanti allo stabilimento delle acque minerali portando panettoni e pandori, per ricambiare il gesto simbolico compiuto lo scorso 24 novembre. Quella fu la prima pagina di solidarietà scritta da chi non considera le due vertenze separate.
Tutti e 86 i dipendenti di Sangemini e Amerino fermarono la produzione, per andare in soccorso dei lavoratori della Treofan, portandogli l’acqua che vogliono continuare a produrre.
Ancora una volta i lavoratori chiedono l’attenzione della Regione e l’impegno del Mise. «Non possono passare sotto silenzio vertenze così importanti non solo per l’occupazione, ma anche per il know-how professionale acquisito con il tempo dalle industrie storiche di cui si parla». L'unica nota stonata della giornata è stato il divieto, da parte della direzione di Acque Minerali d’Italia, a scambiarsi i panettoni all'interno del perimetro aziendale «per il rispetto rigoroso di tutte le normative anti Covid-19». Perciò i lavoratori di Treofan e Sangemini si sono dovuti spostare davanti ai cancelli del Parco della Fonte. «L’azienda ha dimostrato nuovamente un atteggiamento di ostilità - hanno detto i lavoratori - ingiustificata nei nostri confronti, trincerandosi dietro a normative sanitarie che, ci teniamo a sottolineare, sono sempre state rispettate».