Rebus test a Giove, Pd e M5s
«L'assessore Coletto chiarisca
su affidabilità e soldi spesi»

Giove
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Mercoledì 29 Aprile 2020, 13:10

I risultati dei test sierologici fatti a Giove, zona rossa da venti giorni, finiscono nel mirino di Pd e M5s. I consigliere regionali Thomas De Luca e Tommaso Bori chiedono chiarimenti all'assessore alla sanità, Luca Coletto  in merito all'affidabilità dei test e ai soldi spesi per acquistarli. Chiarimento che prende spunto dalla presa di posizione del sindaco di Giove, Alvaro Parca, che ha posto dubbi circa i risultati dei testi sierologici fatti alla popolazione di Giove. Risultati che sono contrastanti tra quelli comunicati dalla Regione e quelli in possesso del primo cittadino di Giove.

«Il sindaco di Giove – spiegano De Luca e Bori – ha scritto nella pagina facebook ufficiale dell'amministrazione comunale nella tarda serata del 28 aprile: ‘i dati in nostro possesso non coincidono con quelli dell'assessore Coletto. Spero che siano giusti i suoi e che, magari, gli siano arrivate informazioni non ancora arrivate a me’. Così il sindaco ha lasciato trapelare tutta la sua perplessità circa la confusione sui risultati dei test sierologici e dei tamponi effettuati sui cittadini di Giove, che ricordiamo è stata dichiarata zona rossa dal 10 di aprile. Già i dati rilasciati dall'assessore Coletto nel pomeriggio di ieri lasciavano alquanto sgomenti. I circa 900 test sierologici - così sembrerebbe dai resoconti stampa - hanno fatto emergere 73 casi di positività che hanno richiesto un accertamento con il test tampone. Clamorosamente dei 73 rilevati con i test sierologici, i positivi confermati dal tampone sono risultati 13 che portano gli attuali positivi a 30
». «I test sierologici quindi – proseguono De Luca e Bori - avrebbero mostrato enormi criticità, individuando un numero abnorme di falsi positivi e, data la bassa sensibilità e specificità, temiamo anche molti falsi negativi. Ci chiediamo se i kit e le strumentazioni per i test sierologici siano state validate, e quanto possa essere alto il loro margine di errore. La mancanza di dati certi è piuttosto preoccupante. Da chiarire anche quante volte siano stati ripetuti i test sulla popolazione, visto che da più parti in ambiente scientifico viene ribadito che per aumentare l'affidabilità di questi kit diagnostici i test andrebbero ripetuti a distanza di 5 giorni per almeno 3 volte». «Sull'acquisto dei kit per i test sierologici – continuano De Luca e Bori - va fatta massima chiarezza anche a livello amministrativo. Ricordiamo che furono acquistati senza alcuna gara, tramite un affidamento diretto al prezzo di 16 euro tramite una contrattazione informale sul prezzo. Solo a titolo di esempio, stando alle informazioni di stampa, la stessa regione Lombardia avrebbe acquistato strumentazioni per test rapidi da Diasorin, azienda leader nel mondo, al prezzo di 4 euro». «La questione – concludono De Luca e Bori - è di primaria importanza. I cittadini del Comune di Giove sono rinchiusi in zona rossa da venti giorni, con enormi difficoltà, senza servizi, senza sostegni. Va profuso il massimo sforzo per liberare le persone dalla prigione di indifferenza e approssimazione da parte della Regione che ha colpito questi residenti».

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