Campi Flegrei, allerta gialla o arancione? I rischi del bradisismo: cosa significa e come potrebbe evolversi

Resta giallo il livello d'allerta, ma non è da escludersi un peggioramento dello scenario

Campi Flegrei, qual è la situazione attuale? I rischi e cosa potrebbe succedere se scattasse la zona arancione
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Martedì 7 Novembre 2023, 20:11 - Ultimo aggiornamento: 22:01

Continua a preoccupare l'area dei Campi Flegrei, che nonostante il rallentamento dei fenomeni bradisismici resta sotto stretta sorveglianza da parte dell'Ingv (l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia). 

Anche se al momento è stata scongiurata l'ipotesi di un innalzamento dell'allerta - che resta quindi gialla - il rischio di un peggioramento non è del tutto da escludere. «È difficile pensare che la terra non riprenda a sollevarsi, ma al momento non c'è evidenza di un aumento della pericolosità», ha affermato il presidente dell'Ingv, Carlo Doglioni.

Campi Flegrei, Musumeci: «Verso innalzamento dell'allerta». Evacuazioni e sussidi, cosa cambierebbe

Campi Flegrei, la situazione attuale 

Al termine dell'incontro con i sindaci a palazzo Chigi, il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci ha precisato che «non c'è allarme, va detto in maniera chiara».

Tuttavia alcune ore prima, nella mattinata di oggi, 7 novembre, lo stesso ministro, in audizione alla commissione Ambiente alla Camera, aveva citato il verbale della Commissione Grandi Rischi di circa 10 giorni fa affermando: «Bisogna prepararsi all'eventuale necessità di passare rapidamente verso un livello di allerta superiore rispetto al giallo».

A questo scopo, il governo sta cominciando a predisporre tutti gli interventi necessari per la prevenzione e messa in sicurezza del territorio. Il 27 novembre sarà pronto il piano di comunicazione rivolto ai cittadini che coinvolgerà, le scuole che insistono presenti nell'area, ovvero circa 125 istituti. Inoltre, dovrebbe presto vedera la luce un inedito piano di emergenza per il bradisismo, «che qui non è mai esistito», ha sottolineato Musumeci.

Ma cosa significa uno stato di allerta di livello giallo? Tale livello, a differenza del livello di allerta verde, che corrisponde all’attività ordinaria del vulcano (il cosiddetto supervulcano dei Campi Flegrei) è indice della variazione di alcuni dei parametri monitorati dall'Ingv. Ciò significa che l'attività di bradisismo potrebbe evolversi in un livello di allerta maggiore e richiede un costante monitoraggio e l'attivazione di misure emergenziali precauzionali.

 

La definizione della zona rossa

In vista di un eventuale peggioramento dello stato d'allerta, è stato poi definito il perimetro della zona rossa: si tratta di un'area da 15 mila edifici in cui vivono circa 85 mila persone. Una zona che comprende parte dei comuni di Bacoli e Pozzuoli e una parte della città metropolitana di Napoli, come la pianura di Posillipo.

Musumeci ha spiegato che «l'insieme dei risultati scientifici rafforza l'evidenza del coinvolgimento di magma nell'attuale processo bradisismico di sollevamento del suolo». Ciò significa che sarebbe anche la lava nel sottosuolo a causare i fenomeni di sollevamento del terreno e, quindi, dei terremoti, la cui frequenza negli ultimi mesi è più che raddoppiata, come spiegato dai vertici di Ingv e commissione Grandi Rischii.

Cosa succederebbe con l'allerta arancione

Se il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha affermato che «questa emergenza può essere gestita con grande serenità», ad esprimere forti preoccupazioni è stato il sindaco di Bacoli, Josi Della Ragione. L'allerta arancione, ha sottolineato il sindaco, «rappresenterebbe una pandemia bis per 500mila persone. Si rischia un'enorme depressione economica e sociale che farà scappare le persone, non per il bradisismo - ha proseguito - ma per la conseguente crisi lavorativa». «Realizziamo le vie di fuga, anziché costringere alla fuga i cittadini», ha chiesto il primo cittadino. 

Il sindaco di Bacoli ha poi chiarito le richieste per i cittadini che verrebbero presentate al governo nel caso di un peggioramento dello scenario: «Se davvero si dovesse passare dall'allerta gialla a quella arancione, significherebbe murare 500 mila persone nell'area flegrea. Alla riunione al Ministero chiederemo, nel caso avvenga ciò, un sostegno economico per le attività alberghiere, turistiche della zona. L'allerta arancione sarebbe peggio della pandemia». «Chiederemo inoltre che vengano accettate le nostre proposte, da inserire nel decreto Campi Flegrei: il sismabonus, il contratto di almeno tre anni al personale amministrativo, tecnico, oltre che alle forze di polizia. Serve anche che siano realizzate le vie di fuga, quelle di Torregaveta e di Cuma, annunciate con la legge del 1984 e mai realizzate», ha concluso il sindaco. 

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