Indagati Covid, Crisanti: «Per Alzano abbiamo usato il metodo dei disastri aerei. Restituita agli italiani la verità sulle decisioni»

Il microbiologo ha firmato la maxi consulenza depositata ai pm di Bergamo nell'indagine sulla gestione del Covid nella Bergamasca

Covid, il consulente della Procura di Bergamo Andrea Crisanti: «Nell'indagine abbiamo tentato di restituire agli italiani la verità»
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Giovedì 2 Marzo 2023, 15:50 - Ultimo aggiornamento: 18:00

«Questa perizia è una mappa logica che ha avuto l'obiettivo di ricostruire i fatti, quindi non è un atto di accusa ma è il tentativo di restituire una parte di verità su come si sono svolti i fatti, in particolare per la Bergamasca che è stata una delle aree più colpite da questo evento». Lo ha detto all'Ansa Andrea Crisanti, microbiologo e consulente della Procura di Bergamo nell'indagine sulla gestione Covid.

«Ho lavorato 18 mesi - ha ricordato Crisanti - a questa perizia, che ha richiesto la lettura di decine di migliaia di pagine, e centinaia di provvedimenti. La cosa particolarmente preminente che mi ha guidato è stata la volontà di contribuire a dare ai familiari delle vittime una ricostruzione della verità di quel che è successo. Ho cercato di dare - ha concluso - una risposta che fosse la più asettica e scientifica possibile».

Nella perizia sulla gestione del Covid nella Bergamasca «abbiamo dovuto usare delle metodologie innovative, perché nessuno prima aveva osato affrontare dal punto vista periziale una situazione così complessa.

Per risolvere il problema dell'ospedale di Alzano abbiamo usato le metodologie che vengono usate per i disastri aerei, per scandagliare in maniera minuziosa ogni possibile relazione causale. Abbiamo utilizzato dati - ha aggiunto - che ci hanno permesso di ricostruire puntualmente giorno per giorno la dinamica dell'epidemia e utilizzato modelli matematici altamente predittivi».

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«Situazione mai affrontata prima»

Nella perizia sulla gestione del Covid nella Bergamasca «abbiamo dovuto usare delle metodologie innovative, perché nessuno prima aveva osato affrontare dal punto vista periziale una situazione così complessa. Per risolvere il problema dell'ospedale di Alzano abbiamo usato le metodologie che vengono usate per i disastri aerei, per scandagliare in maniera minuziosa ogni possibile relazione causale», ha riferito all'Ansa Crisanti. «Abbiamo utilizzato dati - ha aggiunto - che ci hanno permesso di ricostruire puntualmente giorno per giorno la dinamica dell'epidemia e utilizzato modelli matematici altamente predittivi».


La comparazione 

«In Veneto nel caso di Vò è stata fatta un'azione imparagonabile a quella della Lombardia, sarebbe come comparare le mele con le pere». Lo ha sottolineato il prof. Andrea Crisanti, a proposito della gestione dell'emergenza Covid nelle due regioni. «È chiaro - ha aggiunto Crisanti - che prima si chiude e più diminuisce il numero delle persone malate e quello dei decessi. Nel caso di Alzano il problema è diverso.

Nella perizia bisognava verificare e capire se determinate decisioni erano state prese consapevolmente, con la conoscenza dei fatti e con la consapevolezza dei rischi», ha concluso.  

 


La verità?

«La motivazione principale mia e della procura è stata tentare di restituire agli italiani la verità su quelli che sono stati i processi decisionali che hanno portato a determinate scelte. Con la consulenza è stata fornita una mappa logica su quello che è successo». È il commendo di Andrea Crisanti, microbiologo all'Università di Padova e ora senatore del Pd, che ha firmato la maxi consulenza depositata ai pm di Bergamo nell'indagine sulla gestione del Covid nella Bergamasca che vede tra gli indagati l'ex premier Giuseppe Conte, l'ex misitro Roberto Speranza e il governatore della Lombardia Attilio Fontana.  

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