«In merito al Consiglio aperto del Comune di Terni, in programma ieri 3 marzo, la Presidenza della Regione Umbria, precisa di non aver mai ricevuto alcun invito a partecipare, altrimenti sarebbe stata ben lieta di essere presente all’incontro in questione.
La Presidente Donatella Tesei, come noto, segue da tempo e con grande attenzione l’andamento della situazione Ast di Terni, ed è in costante contatto con il Ministero dello Sviluppo Economico e con i vertici della nuova proprietà Arvedi». Con questo comunicato sintetico la Regione risponde alle accuse riferite all'assenza di rappresentanti istituzionali di Palazzo Donini al consiglio aperto sulla vendita di Ast. Ieri in consiglio l'assenza della Regione era stata rimarcata in molti interventi e il presidente del consiglio comunale Francesco Ferranti aveva ribadito di aver invitato la Regione all'incontro istituzionale e che l'assessore allo Sviluppo Economico Michele Fioroni aveva declinato l'invito per una serie di impegni precedenti. Verso la fine dell'incontro si era collegato da Perugia l'assessore Enrico Melasecche. Oggi la smentita della presidente Tesei: «Mai invitati al consiglio comunale aperto».
Ma il Pd parla di bugie e di strappo con la città. «Come forze di minoranza - sostengono in una nota congiunta i consiglieri comunali del Movimento Cinque Stelle, di Senso Civico, del Pd e di Terni Immagina - riteniamo un grave strappo nei confronti della città l'assenza al consiglio comunale aperto su Ast, della governatrice Tesei e dell'assessore regionale allo sviluppo economico Fioroni. Riteniamo ancora più gravi, per non dire vergognose, le scuse addotte dalla presidente della Regione che è arrivata a mentire pubblicamente in queste ore sostenendo di non essere mai stata invitata alla seduta del consiglio comunale aperta. Alla presidente Tesei le ricordiamo la lettera di invito del 7 febbraio 2022, protocollo 002064, firmata digitalmente dal presidente del consiglio comunale di Terni.