Furti e pestaggi, allarme baby gang in Umbria. «Servono più agenti». Il caso Perugia

Furti e pestaggi, allarme baby gang in Umbria. «Servono più agenti». Il caso Perugia
di Egle Priolo
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Giovedì 10 Agosto 2023, 08:27

PERUGIA - Ragazzini terribili, dal centro a Pian di Massiano, fino a Città della Pieve. Un fenomeno che solo le le cronache dell'ultimo mese raccontano in maniera inquietante. Dagli assalti nella zona dell'acropoli e la banda del Pincetto, passando per i furti ai coetanei fino all'aggressione – solo per ricordare l'ultima – a un insegnante finito all'ospedale per le botte di un gruppo di giovanissimi al parco Chico Mendez. Arrivando fino alla violenza esplosa tra minorenni a Città della Pieve, con un 16enne ricoverato in terapia intensiva dopo una lite per motivi futili. Un fenomeno che non può essere derubricato a “ragazzate” e su cui interviene anche il sindacato di polizia Siap, con il segretario regionale Vincenzo D'Acciò e quello provinciale di Perugia Gaicomo Massari: «Le ultime vicende di cronaca, che hanno visto protagoniste le baby gang, ci pongono una seria riflessione sulla necessità di prevenire simili fenomeni, che vedono sempre più gli adolescenti commettere, consapevolmente o inconsapevolmente, reati di una certa importanza».

«È necessario un cambiamento culturale – proseguono D'Acciò e Massari –, coinvolgendo tutti, a partire dai genitori, oltre agli stessi ragazzi facendoli comprendere quali possono essere le conseguenze relative alle loro azioni. Dall’altro lato è indispensabile un monitoraggio attraverso maggiori servizi mirati nei luoghi in cui si ritrovano questi giovani, che con i loro comportamenti spavaldi e gradassi, seminano il panico fra coetanei e residenti». Il Siap fa riferimento a episodi e bande che scorrazzano a via Cortonese come nei centri commerciali del Corcianese, chiedendo quindi anche di «dotare di maggiori risorse umane chi principalmente ha il compito di investigare questa nuova realtà»
«Ogni istituzione della società – concludono i segretari del Siap dell'Umbria e di Perugia -, quindi, dalla famiglia alla scuola, dai servizi sociali del Comune alle forze dell’ordine, ha un ruolo fondamentale affinché i ragazzi capiscano come ci si debba comportare in comunità, rispettando le regole, il prossimo e i beni comuni. Solo unendo le forze e le competenze è possibile avere risultati concreti contro il fenomeno allarmante delle baby gang».
Un richiamo doveroso a fare squadra per evitare anche escalation di violenze e situazioni di rischio per tutti.

Per i coetanei che si trovino a dividere spazi con “brutti giri” ma anche per gli adulti che si trovassero ad affrontare il branco, come accaduto all'insegnante al Chico Mendez, per difendere il ragazzino più debole.

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