Dopo circa un anno di indagini, i finanzieri del Comando Provinciale di Perugia hanno eseguito due misure cautelari disposte dal Gip del Tribunale di Spoleto. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Spoleto ed eseguite dalle Fiamme Gialle di Foligno, hanno permesso di accertare le condotte penalmente rilevanti poste in essere da due coniugi della provincia di Perugia nei confronti di un imprenditore residente fuori Regione, consistite nell’erogazione di ingenti prestiti di somme di denaro per la cui restituzione sarebbero stati pretesi tassi usurari oltre il 300% e utilizzate tecniche estorsive consistite in palesi e ripetute minacce di morte rivolte all’usurato e alla sua famiglia, arrivando, in una circostanza, perfino ad un tentativo di speronamento dell’autovettura.
L’usura, contestata agli indagati ha assunto il ruolo di reato spia , in quanto i successivi accertamenti patrimoniali espletati hanno consentito di accertare una evidente sproporzione tra il significativo patrimonio immobiliare posseduto e l’esiguità dei redditi percepiti.