Foligno, la lettera-segnalazione: «Servono interventi per il ponte di Porta Firenze»

Un particolare del ponte di Porta Firenze
di Giovanni Camirri
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Giovedì 4 Maggio 2023, 13:30 - Ultimo aggiornamento: 13:43

FOLIGNO - «Ponte San Giacomo (attuale Ponte della Liberazione) – squarci – Segnalazione». È l’oggetto della lettera-segnalazione che il folignate Floriano Innocenzi ha inviato nei giorni scorsi al sindaco Stefano Zuccarini, al presidente del consiglio comunale, ai consiglieri comunali, ai componenti della giunta municipale, a diversi uffici e dirigenti comunali, al Consorzio Bonificazione Umbra e alle Soprintendenze di riferimento. «Primo problema – scrive Innocenzi – squarci nella muratura della prima arcata lato mura ormai da diversi anni (almeno dal 14 agosto 2020 data delle foto, ma sicuramente prima di allora) si sono formati 2 enormi squarci nella prima arcata, quella che si diparte dalle mura, del Ponte San Giacomo attualmente denominato Ponte della Liberazione, oltre a due spanciamenti di uno dei piloni di sostegno. Essi sono stati da me fotografati più volte negli ultimi due anni senza che potessi osservare alcun intervento di risanamento su di essi, tanto vero che alla data odierna si trovano ancora nello stesso drammatico stato fotografato nel 2020. In particolare entrambi si trovano nella parte di arco verso le mura, a circa 45°, uno sulla parte destra dell’arcata e l’altro sulla parte sinistra dell’arco guardando le mura». C’è poi un secondo problema. «Sezione di flusso – prosegue Innocenzi - della prima arcata occlusa parzialmente.

Si osserva che dai lavori di creazione della golena lato mura civiche nel 1990 è stato creato un cumulo di terra e sassi proprio sotto il tratto coperto dalla prima arcata. In particolare attualmente il piano di flusso idrico fluviale inizia al piede del primo pilastro dopo le mura ovvero proprio dove inizia la salita dell’arco. Il piano è libero verso le mura per una larghezza di circa 3 metri. Addosso alle mura invece è stato costruita questa golena che ha dimensioni circa 2,5 metri dalle mura e altezza di circa 120 cm dal piano di alveo. La grave situazione richiede una soluzione rapida e adeguata al valore dell’importantissimo manufatto».

Il cittadino-segnalatore chiede quindi a tutti i soggetti cui ha inviato la lettera verificare la situazione e di prendere i relativi provvedimenti che potrebbero contemplare anche la sospensione, o il divieto, di transito del traffico pensante e mediopesante e, tra le altre cose, di liberare l’arcata. La situazione, secondo quanto apprende Il Messaggero, è già all’attenzione del Comune, ed in particolare dell’Area Lavori pubblici e prevede l’effettuazione dei previsti sopralluoghi, tesi ad accertare l’esatto stato delle cose e in base a gli esiti si valuteranno i prossimi passi da compiere.

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