Fase 2, assembramenti e persone senza mascherine: i cittadini chiamano le forze dell'ordine

Perugia, corso Vannucci
di Michele Milletti
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Domenica 10 Maggio 2020, 14:28 - Ultimo aggiornamento: 17:11
PERUGIA -Telefonate spia. Per segnalare comportamenti apparentemente sbagliati, e soprattutto potenzialmente pericolosi per la salute ai tempi del coronavirus. Le immagini dei Navigli milanesi o del lungomare di Napoli pieni di gente, ma anche quelle delle panchine e tavoli “nastrati” dalla polizia municipale al Percorso verde, hanno inevitabilmente alimentato in molti la paura del possibile ritorno a un nuovo lockdown se nei prossimi dieci-quindici giorni la curva dei contagi tornerà nuovamente a salire.
E allora ecco che c’è chi, in un certo senso, pensa di farsi giustizia da solo segnalando alle forze dell’ordine comportamenti considerati fuorilegge. Tante, in questi giorni, le telefonate ai centralini di polizia, carabinieri, finanza e polizie locali per, di fatto, denunciare persone che non interpreterebbero le norme sul distanziamento sociale e sull’uso di presidi per la sicurezza nel modo giusto.
LE CHIAMATE
In molti casi vengono segnalati comportamenti giudicati poco corretti da parte dei vicini di casa, del tipo assembramenti di gruppetti di persone «senza nemmeno le mascherine» nel giardino al di là della recinzione. Ma anche di «persone a spasso in gruppi senza rispettare la distanza di sicurezza» negli spazi condominiali o lungo le strade passando vicino alle case.
Troppo vicino, per qualcuno, che dall’interno della propria abitazione si sente comunque minacciato e chiede l’intervento delle forze dell’ordine.
Va detto come certe segnalazioni non siano peregrine viste le minacce che molti sindaci umbri ma anche a livello nazionale stanno facendo di richiudere subito parchi e spazi pubblici, ma anche che gli agenti al telefono sono subito pronti a rassicurare i cittadini di un pronto intervento per verificare se quanto segnalato è effettivamente fuorilegge oppure no.
Segno comunque di una grande attenzione da parte della gente. Un’attenzione che va di pari passo con l’euforia provata da molti per il ritorno, quantomeno parziale, alla vita prima dell’esplosione della pandemia. Da sottolineare c’è che fin qui nella maggior parte dei casi le persone hanno beneficiato di parchi o del caffè senza creare assembramenti, ma è pur vero che situazioni in cui effettivamente intervenire le forze dell’ordine in questi giorni le hanno riscontrate.
I CONTROLLI
E se, come si legge nell’articolo al centro, ieri pomeriggio una certa fibrillazione l’ha creata il flusso delle persone in centro come non si vedeva da settimane, i controlli della polizia municipale hanno sostanzialmente certificato una correttezza di fondo da parte dei perugini. Zero sanzioni tanto nei controlli della mattina quanto in quelli del pomeriggio, con gli agenti diretti da Nicoletta Caponi che complessivamente hanno svolto un centinaio di controlli tra autocertificazioni, parchi, attività commerciali, farmacie, uffici postali e cimiteri. Un “forte monitoraggio” fanno sapere dalla polizia municipale, si è reso comunque necessario per il Percorso verde e il parco Chico Mendez.
Anche dalla prefettura dati positivi: appena 24 sanzioni nelle ultime ore in circa duemila controlli stradali, mentre nessuno degli oltre 700 commercianti controllati è stato sanzionato.
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