Ecco le carte dei viaggi di Leonardo da Vinci, pezzi rarissimi in mostra a Civitella del Lago

La carta dell'Italia di Francesco Rosselli del 1492
di Vincenzo Carducci
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Sabato 13 Aprile 2019, 13:58 - Ultimo aggiornamento: 14:30

BASCHI - Pezzi unici, inediti. E una suggestione: Leonardo da Vinci. Questi gli ingredienti della mostra "Mappe e cosmografie ai tempi di Leonardo" inaugurata ieri a Civitella del Lago, nel comune di Baschi, che nell'anno del cinquecentenario dalla morte del genio di Vinci mette in mostra 20 opere perlopiù rarissime del periodo compreso tra il 1478 e il 1519 di cui 16 cartografie a stampa e quattro incunaboli delle prime storie del Mondo stampate con un ricco corredo di illustrazioni. Materiale che potrebbe essere stato consultato da Leonardo nei suoi viaggi e incontri. «La mostra  - dice Sergio Trippini, presidente dell'associazione culturale Civitellarte che ha promosso l'iniziativa - non vuole dare certezze ma interrogativi. Questo materiale Leonardo lo ha visto? Lo ha utilizzato?». Di certo il genio toscano frequentava la bottega dell'incisore e stampatore fiorentino Francesco Rosselli di cui viene messa in mostra la tavola cartografica sull'Italia, "chicca" dell'esposizione. «L'interrogativo è - prosegue Trippini - Leonardo ha partecipato alla stesura di questa carta completamente diversa dalle altre, presa con una proiezione da ovest? Può essere servita a Leonardo, che senz'altro l'ha vista, per i suoi spostamenti?». Di questa tavola realizzata a Firenze nel 1492 si sono conservati solo tre esemplari, alla biblioteca nazionale di Firenze, a Milano, alla biblioteca ambrosiana e alla collezione privata di Emilio Moreschi di Bergamo, uno dei più grandi collezionisti del '400-'500, dalla quale vengono molte delle opere esposte insieme a quelle di Roberto Borri, curatore dei più importanti libri sulle carte geografiche d'Italia. Il supporto scientifico alla mostra è stato garantito dall'associazione italiana collezionisti di cartografia antica "Roberto Almagià" con la collaborazione del professor Vladimiro Valerio dell’Università Iuav di Venezia, e di Carlo Vece, studioso e biografo di Leonardo. 

In esposizione anche le carte dell'Italia antica e dell'Italia moderna del Berlinghieri «dove per la prima volta si rappresenta l'Italia quasi con la realtà di oggi e non con la forma descritta dalle carte tolemaiche».  Materiale originale dal valore a cinque zeri, prezioso come le quattro "cronache": il Liber Chronicarum (Cronaca di Norimberga), capolavoro di Hartmann Schedel del 1493, la sua edizione ridotta  del 1497, il Fasciculus temporum di Werner Polewink del 1494, e il Supplementum chronicarum di Jacopo Filippo Foresti del 1483.  
Si può trovare inoltee la carta del Mondo in proiezione cordiforme realizzata nel 1511 da Bernardo Silvano da Eboli, la più antica del suo genere, la seconda mappa in un'edizione di Tolomeo che includa terre e isole a occidente in seguito alla scoperta dell'America, il Nuovo Mondo, da parte di Cristoforo Colombo. 

La mostra sarà aperta solo il pomeriggio dal 13 al 20 aprile e tutto il giorno in occasione dell’edizione 2019 dell’Ovo Pinto, dal 21 aprile al 1 maggio, manifestazione alla quale è collegata e che quest'anno ha dedicato il tema proprio a Leonardo da Vinci. Domenica 28 aprile alle 17 è inoltre in programma una conferenza dal titolo “1503: Leonardo da Vinci e i paesaggi umbri del Rinascimento” a cura dello storico d’arte Luca Tomio, noto per la teoria secondo cui nel "Paesaggio con fiume" sia ritratta la cascata delle Marmore di Terni. 

 

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