Covid, curva stabile: occhi puntati fuori regione. Il caso Narni. Immunizzati con una dose 6.700 ex positivi

Covid, curva stabile: occhi puntati fuori regione. Il caso Narni. Immunizzati con una dose 6.700 ex positivi
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Sabato 10 Luglio 2021, 08:01 - Ultimo aggiornamento: 08:02

PERUGIA-  La curva del contagio si tiene ancorata a valori minimi ma con timidi segnali di risalita, specie in provincia di Terni dove dal 2 al 9 luglio i casi settimanali sono passati da 3 a 14. Ieri altri 13 contagi, 4 dei quali concentrati a Narni, ma con un indice Rt che, a differenza di quanto accade a livello nazionale (1,24) rimane sotto la soglia di guardia (0,94).
A delineare i contorni di una situazione epidemica regionale favorevole è l'analisi settimanale del Nucleo epidemiologico i cui esperti rilevano come a causa della bassa numerosità dei casi, anche l’indice Rt sia soggetto a maggiori oscillazioni. «Si conferma la stabilizzazione verso il basso del tasso di incidenza settimanale, con sei casi ogni 100mila abitanti, con una tendenza alla riduzione in tutti i distretti sanitari fatta eccezione per la Valnerina che mostra un'incidenza lievemente maggiore ma ridotta di un terzo rispetto all'ultima settimana». Rientrato il cluster di Norcia (due i casi settimanali), ieri 4 nuovi contagi (sui 13 totali) segnalati a Narni, dato che porta a 14 il totale dei casi settimanali della provincia di Terni dove l’incidenza cumulativa sale a 6,2 casi ogni 100mila abitanti contro il 5,2 della provincia di Perugia. Nell’analisi settimanale, si consolida verso il basso anche la quota dei positivi sui nuovi tamponi. «Questo conferma l’adeguata azione di tracciamento dei casi su tutto il territorio regionale», spiegano gli esperti Marco Cristofori e Carla Bietta. Il dato di ieri tuttavia riporta un tasso di positività dei tamponi molecolari tornato all’1%, al livello più alto dal 20 giugno.
Stabile anche il trend regionale dei tassi di incidenza per classe d’età, inferiore a 50. L’ultimo bollettino regionale indica anche una nuova vittima (fuori regione) dovuta però a un allineamento dei data base. Scendono da 13 a 12 i degenti ordinari mentre uno resta in terapia intensiva. L’evoluzione degli indicatori è tenuta sotto stretta osservazione, con l'assessore alla Salute, Luca Coletto, che ha rivolto un invito a non abbassare la guardia, ponendo lo sguardo anche oltre l’Umbria. «In questa fase l'attenzione deve andare anche oltre i confini regionali», ha detto. «Gli esperti del Nucleo stanno facendo un attento monitoraggio dell'andamento epidemico nelle regioni circostanti per individuare e gestire subito possibili elementi di criticità per la popolazione dell’Umbria. Con la ripresa della mobilità tra regioni e Stati è fondamentale tenere sotto osservazione ciò che accade intorno a noi per valutare preventivamente le azioni da adottare».
Sul versante campagna vaccinale, prosegue la somministrazione di seconde dosi, altre 9.500 giovedì, altre 4.400 ieri con quasi 319mila umbri che hanno chiuso il ciclo.

Tra di essi ci sono anche 6.721 assistiti che hanno contratto l’infezione e sono stati liberati con una dose. In 16.856 hanno invece ricevuto il farmaco monodose Janssen.

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