Virus mutante, quattro giorni per sapere: il campione della giovane rientrata da Londra sarà analizzato lunedì. Rt stabile a 0,76 ma Umbria tra le regioni a rischio alto

Virus mutante, quattro giorni per sapere: il campione della giovane rientrata da Londra sarà analizzato lunedì. Rt stabile a 0,76 ma Umbria tra le regioni a rischio alto
di Fabio Nucci
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Giovedì 24 Dicembre 2020, 08:18

PERUGIA - Quattro giorni per conoscere se il virus che ha contagiato la ragazza perugina di rientro da Londra appartiene alla variante inglese del SarsCov2. Il campione infatti, come confermato dal laboratorio di Microbiologia dell’ospedale di Perugia, sarà analizzato dopo il maxi ponte di Natale. Intanto, la curva del contagio prosegue nella sua fase di stabilizzazione dopo il rallentamento seguito all’espansione esponenziale ma con un indice Rt in lieve risalita ma con la regione classificata a rischio Alto. A fronte di 3.565 tamponi, sono stati scoperti altri 157 contagiati a fronte dei quali si registra quasi il doppio di guariti. In discesa i dati ospedalieri, stabile la curva dei decessi, ieri sostenuta da altri sei casi letali.
Nel report settimanale, gli esperti del Nucleo epidemiologico della Regione, parlano di “fase di stabilizzazione che dura da tre settimane, pur mantenendo una consistente numerosità di casi, in media 100 al giorno”. Analizzando i dati degli ultimi 14 giorni, infatti, la tendenza resta a una lieve diminuzione: 2.120 casi contro i 2.955 del periodo 26 novembre/9 dicembre con una flessione del 28%. «A conferma di ciò – spiegano gli esperti – scendono gli attualmente positivi anche se in modo meno marcato». Considerando i 332 guariti segnalati ieri, gli attualmente positivi sono scesi a 3.548 a un livello simile a quello del 23 ottobre. Quanto a Rt, la stima del Nucleo (col software “R”) è pari a 0,87, in risalita per la seconda settimana consecutiva mentre quella dell’Iss è 0,76 stabile rispetto alla scorsa settimana (0,75). Ma l’Umbria, insieme ad altre 4 regioni (Liguria, Marche, Puglia e Veneto) è classificate “a rischio Alto”.
Quanto ai dati ospedalieri, continua la riduzione dei ricoveri ordinari (-20 in due giorni) ieri pari a 239 cui si aggiungono 40 degenti di terapia intensiva con un nuovo ingresso del giorno. Quest’ultima curva scende in modo più lento rispetto ai ricoveri ordinari, ma ormai sembra orientata verso il basso. «Lenta ma continua anche la diminuzione dei decessi». Ieri ne sono stati segnalati altri sei, numero simile alla media mobile giornaliera (7 giorni) da lunedì pari a 6,1. Considerando il dato aggregato sui 7 giorni, con riferimento ai positivi settimanali di dieci giorni fa, il tasso di letalità è in crescita intorno al 4% anche per la riduzione subita dai contagi. Il tasso globale, dall’inizio dell’epidemia, è del 2,12% (3,54% nazionale). Le vittime segnalate ieri erano residenti a Giano dell’Umbria, Perugia, Scheggia e Pascelupo, Terni, Trevi e Umbertide, con un caso di fuori regione. Quanto all’incidenza nei territori, negli ultimi due giorni, due comuni sono tornati Covid-free, Scheggia e Monte Castello di Vibio, mentre in tre restano al top quanto a casi attivi rispetto alla popolazione: Lisciano Niccone, Scheggino e Gualdo Tadino dove si registra un’incidenza del 10,59 per mille.
Tornando al caso positivo certificato dopo il rientro da Londra, si è poi appreso da fonti sanitarie che si tratta di una ragazza scopertasi contagiata dopo essere sottoposta di sua spontanea volontà al tampone, in un drive in di Perugia. A far scattare l’allarme, la telefonata della sua inquilina londinese che martedì l’ha avvisata di essere febbricitante e positiva al SarsCov2. Il campione della giovane, esaminato dal laboratorio della Usl Umbria 1 di Città di Castello sarà ora sottoposto al “sequenziamento genetico” nella Microbiologia del Santa Maria della Misericordia di Perugia. Operazione che avverrà subito dopo le feste di Natale per sapere se il virus “importato” da Oltre Manica appartenga alla variante inglese.

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