Coronavirus, giornata da record: 350 infetti
suore, operatori sanitari e università i più contagiati

Coronavirus, giornata da record: 350 infetti suore, operatori sanitari e università i più contagiati
di Fabio Nucci
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Giovedì 22 Ottobre 2020, 07:30


PERUGIA Altri 350 positivi in un giorno, 1.704 in una settimana, e due nuovi decessi. Già contrassegnata da un andamento esponenziale, la curva del Covid in Umbria subisce un’ulteriore impennata. «La situazione è seria e va affrontata con senso di responsabilità da parte di tutti», le parole della governatrice Donatella Tesei che ha fatto il punto della situazione anche con riferimento all’epidemia. Una diffusione sempre più capillare col virus presente in 78 città e situazioni limite in vari comuni. Questo mentre il virus continua a entrare nelle scuole e all’università, nelle strutture sanitarie e in quelle protette.
Di «evoluzione esponenziale dei contagi», parla l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto che nella video conferenza ha ribadito l’importanza della prevenzione. «L’indice Rt al 20 marzo era di 1 e oggi è all’1,69», ha detto. Il direttore regionale alla Salute, Claudio Dario, ha illustrato i possibili scenari dell’evoluzione e della gestione della pandemia con riferimento al modello elaborato dall’ingegner Fortunato Bianconi della task force regionale. In tale elaborazione, si ipotizzano tre situazioni con misure restrittive soft (20%), medie (40%) e più elevate (60%) con riferimenti a ricoveri e terapie intensive. A seconda delle misure adottate, il picco di ospedalizzati si avrebbe a fine gennaio nel primo caso (930), a metà novembre nel secondo (361) e il 5 novembre (291) nel terzo. Quanto ai degenti bisognosi di respiratori, le situazioni limite si vivrebbero a metà febbraio con lockdown verde (202 pazienti), il 12 dicembre con livello rosso (74) e il 25 novembre (52).
I dati reali parlano di 172 ricoverati (+2), 20 dei quali, in rianimazione. Indicatori stabili a fronte dei 350 nuovi casi registrati in un giorno, 300 dei quali scoperti dallo screening, i rimanenti da sospetto diagnostico. Nella contabilità del Covid sono entrati anche 80 operatori sanitari che risultano attualmente positivi. Quanto alle residenze assistite, sono 27 gli ospiti contagiati in cinque strutture ai quali si aggiungono 20 operatori. «Proseguiamo con gli screening - ha detto il direttore regionale della Sanità, Claudio Dario - e intanto abbiamo chiuso gli accessi ai familiari. La situazione non è particolarmente critica». A Perugia, intanto, sono salite a 23 le suore positive al virus ospiti di un istituto religioso. Ad Assisi, 8 positivi nell’istituto Casoria per ciechi pluriminorati, tra cui 5 suore e 3 assistiti. «Sono tutti asintomatici e lievemente sintomatici e in isolamento», ha spiegato il sindaco Stefania Proietti in contatto costante con l’istituto e le autorità sanitarie. Quanto alle scuole, sono 6 su 319 le classi in isolamento, con 9 studenti positivi. Sono 36 i casi segnalati nella scuola secondaria di primo grado di Belfiore, a Foligno, il cui sindaco Stefano Zuccarini, ne ha disposto la chiusura per 14 giorni. A Valtopina, fino al 28 ottobre, chiusa la scuola dell’Infanzia per la presenza di un caso all’interno del plesso, sottoposto a sanificazione. Stessa procedura che ha interessato, a Perugia, due aule del dipartimento di Agraria, dopo la positività di due studenti con sei persone in quarantena. Sempre nel capoluogo, due studenti positivi e altre due classi in quarantena all’Itet Capitini e altro caso negli uffici comunali di Palazzo Grossi. A Magione, a seguito della positività di un dipendente, il sindaco Chiodini fino a sabato ha chiuso al pubblico gli uffici comunali. Il virus è arrivato anche in piccoli comuni come Lisciano Niccone e Montegabbione mentre l’ondata non si attenua nel Perugino-Trasimeno-Assisano: +89 nel capoluogo, +25 a Bastia, +21 a Corciano, +16 as Assisi, +14 a Magione, +9 a Passignano. In Alta Umbria, altri 20 casi a Gubbio, 2 a Umbertide, cinque in più a Città di Castello, «di età piuttosto giovane, dato ricorrente in questa seconda ondata», osserva il sindaco Bacchetta. Intanto, la presidente Tesei ha annunciato di aver chiesto l'attivazione di un tavolo con prefetture e Anci, «per mettere in campo tutte le misure per contrastare assembramenti ed evitare il dilagare della pandemia». Ieri si sono registrati anche due decessi, il cui totale è salito a 95: una donna di 84 anni, ricoverata a Foligno, e un uomo di 91 anni, ricoverato a Pantalla, entrambi residenti nella città della Quintana.

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