Con Umbria Jazz Weekend Terni vivrà di musica per quattro giorni

Con Umbria Jazz Weekend Terni vivrà di musica per quattro giorni
di Aurora Provantini
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Domenica 11 Settembre 2022, 09:47 - Ultimo aggiornamento: 14 Settembre, 16:40

TERNI - Per quattro giorni la città vivrà di musica. Le attività commerciali sono in trepidazione: si preparano a cavalcare l’onda lunga di Umbria Jazz. I Club che ospitano i concerti ricevono le prime prenotazioni, i programmi del “Weekend di fine estate” circolano, due dei quattro spettacoli previsti nel main stage dell’anfiteatro Romano sono sold out, ma questo ancora è niente. In piazza della Repubblica, dove inizialmente si era pensato di mettere un terzo palco (il secondo sta sorgendo in via Cavour), sta per arrivare il merchandising di Uj, in Bct la mostra della giovane artista che ha realizzato il manifesto (Lucrezia Di Canio), in uno dei negozi sfitti del centro le nuove t-shirt e i cappellini con uno dei marchi più celebri al mondo. Se non bastasse questo a far capire alla gente che Terni, dal 15 al 18, si popolerà di musicisti e amanti del jazz, arriva pure l’ordinanza del sindaco Latini. Che dispone: «Tra le ore 18 e le ore 1 del giorno successivo sarà consentita la diffusione di musica di sottofondo e dj-set anche all’aperto da parte degli esercizi commerciali già autorizzati per attività musicali all’interno dei propri locali, ovvero all’esterno limitatamente alle aree di proprietà o su area pubblica già in concessione». Nel documento il sindaco ribadisce che dovranno essere comunque rispettare alcune condizioni, e tra queste dovrà essere evitata ogni interferenza o sovrapposizione con altri eventi simili nelle immediate vicinanze.
Con i gazebo dei vari schieramenti politici disposti lungo le vie più centrali, i palchi e le pedane nelle piazze, Terni esploderà. «Rinascerà» - si augurano i titolari dei pubblici esercizi. «Serviremo il caffè a ritmo blues». Sono euforici. Specie quelli (Pazzaglia, Rendez Vous. Mishima, l’Ecurie, Caffè del Corso, Fat) che ospitano i concerti di jazzmen come Mauro Ottolini, che presenta due progetti: Licaones, storico quartetto nella cui front line è affiancato da Francesco Bearzatti, e Nada Màs Fuerte, che nasce dalla suggestione della musica popolare, in cui il contatto esistenziale con il valore della vita e dell’esperienza diventa quasi fisico.
Olivia Trummer (Trio), sarà di casa all’Ecurie: la pianista e cantante tedesca si esibirà insieme a Rosario Bonaccorso e Nicola Angelucci. Poi arriverà (a Rendez Vous) Jim Rotondi & Piero Odorici Quintet feat. Joe Farnswortk w/Paolo Birro & Aldo Zunino: una delle più classiche formazioni del jazz di ogni epoca, il quintetto con tromba e sassofono nella front line, e la sezione ritmica. Il vincitore del premio Carosone 2007, Lorenzo Hengeller, proporrà una rilettura dei grandi classici del songbook italiano da Pazzaglia. Mentre gli altri appuntamenti sono con Rosario Giuliani Quartet al Mishima e Gianni Cazzola Quartet ( considerato il padre della batteria jazz italiana) con Sandro Gibellini (chitarra) al Caffè del Corso.
Il programma del Baravai concede molto spazio a proposte non consuete, votate alla ricerca e all’innovazione. È il caso di Andrea Belfi, percussionista, compositore e sperimentatore musicale. Belfi ha costruito negli anni, con grande coerenza, un mondo sonoro in cui si coniugano strumenti acustici e le infinite possibilità proprie dell’elettronica.

Xylouris White dimostra che i percorsi della musica a volte sono imprevedibili e si creano inaspettati ponti tra artisti in teoria molto distanti. È il caso di questo duo che prende il nome dai componenti: Georgios Xylouris (cretese) e Jim White (australiano)

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