Cenone fai-da-te o da asporto all'insegna delle tipicità Lenticchie e prodotti locali sulle tavole degli umbri

Cenone fai-da-te o da asporto all'insegna delle tipicità Lenticchie e prodotti locali sulle tavole degli umbri
di Fabio Nucci
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Venerdì 30 Dicembre 2022, 19:35 - Ultimo aggiornamento: 19:39

PERUGIA – Non bastano più un cartello o uno slogan per promuovere la qualità a tavola e anche le ricorrenze di fine anno confermano come in Umbria, pur in un momento per alcuni di ristrettezze, tradizione e tipicità vadano di pari passo. Anche per San Silvestro, che la maggior parte degli umbri si appresta a celebrare in forma domestica, tra amici e parenti con cenoni fai-da-te o da asporto.

Secondo una stima Fipe-Confcommercio, il 7% circa della popolazione ha scelto il ristorante e nelle case le tavole si allungano all’insegna della tipicità. «C’è maggiore attenzione su questo aspetto da parte dei consumatori – spiega Lucio Tabarrini, presidente regionale Federcarni-Confcommercio – e le attività di vicinato, macellai inclusi, rispondono con una selezione di prodotti del nostro territorio e nazionali all’insegna del “meglio poco ma buono” che poi è la nostra filosofia». Una tendenza che ha interessato anche il Natale. «Il lato positivo è che il prodotto locale ha un’attenzione importante e questa per me si tratta di una battaglia vinta», aggiunge Tabarrini, titolare di due punti vendita a San Marco e San Sisto di Perugia. «Vediamo poche persone rinunciare a causa dei prezzi rincarati, piuttosto si comprano quantità inferiori. E questa è stata anche la tendenza del Natale».

Un po’ anche il trend del cenone di San Silvestro per il quale secondo l’indagine Coldiretti /Ixè si spenderanno circa 96 euro a famiglia, in linea con quanto accaduto lo scorso anno, e in nove casi su dieci si trascorrerà a casa propria o di amici e parenti. Gli altri si divideranno tra ristoranti e agriturismo dove anche in Umbria, secondo le stime di Terranostra e Campagna Amica, si è registrato un ottimo livello di prenotazioni, complice anche l’evento di RaiUno a Perugia. «Le tavolate si allungano ad una media di 7 persone – si sottolinea da Coldiretti Umbria – e lo spumante si conferma prodotto immancabile in più di otto casi su dieci, sorprendentemente seguito a ruota dalle lenticchie presenti nell’82% dei menu e tra le più presenti ci sono le Igp di Castelluccio di Norcia».

Quanto al take away la “moda” partita ormai una decina di anni fa, resta in auge anche se con essa, negli ultimi anni, si è accentuata la tendenza al last minute. «Giovedì avevamo accumulato la metà dei numeri con cui oggi (venerdì, ndr) abbiamo chiuso le prenotazioni», aggiunge Tabarrini. «La dimostrazione che in tanti organizzano il San Silvestro a casa propria, dopo due anni sono tornate le comitive pur non grandissime.

Possiamo dire che il “palato si è aggiustato” e questo è un bel segnale, a testimonianza della necessità, nel settore alimentare, di aumentare più che l’offerta di prodotti l’informazione e la conoscenza». Un’esigenza ormai diffusa anche da parte di giovani coppie che vogliono sperimentare la cucina fai-da-te ricevendo magari le indicazioni del negoziante o del macellaio di fiducia che da venditore diventa una sorta di consulente della cucina. «È un modo di lavorare che dà grandi soddisfazioni ma è molto impegnativo», aggiunge Tabarrini che parla della figura del macellaio rivalutata negli ultimi due anni. «Il cliente vuol sapere di più di cosa compra e serve una risposta in qualità e professionalità. Il mercato oggi vuole una figura di questo tipo e anche i giovani che si avvicinano alla cucina la cercano».

Dal cotechino alla frutta di stagione, la tendenza generale è quindi quella di privilegiare un menu regionale o al massimo “tricolore” spesso a chilometro zero con le tradizioni del territorio. La conferma arriva sempre da Coldiretti/Ixé la cui indagine indica come nel 92% dei casi il 31 dicembre si poteranno in tavola prodotti umbri o italiani: un 53% lo fa perché sono più buoni ma c’è anche chi, il 39%, considera questa scelta una priorità sostenere l’economia e il lavoro in un momento difficile come quello attuale. 

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