Il consigliere Carissimi continua a donare cene ogni sera: «La politica diventa solidale»

Il consigliere Carissimi continua a donare cene ogni sera: «La politica diventa solidale»
di Aurora Provantini
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Martedì 15 Dicembre 2020, 21:37 - Ultimo aggiornamento: 16 Dicembre, 19:43

TERNI - Per trenta sere ha donato una cena alle famiglie in difficoltà. Pasti acquistati in trenta ristoranti diversi della città, per sostenere un comparto fortemente colpito dalla pandemia e per tendere una mano a quei poveri diventati ancora più poveri in questo anno sciagurato. La decisione di destinare la sua indennità di consigliere regionale a chi ne ha più bisogno, l’aveva comunicata in occasione della giornata mondiale dei poveri (il 15 novembre), Daniele Carissimi. «Un gesto teso a trasmettere il virus della solidarietà» – ha detto il consigliere della Lega. «Tutti dobbiamo dare una mano. Aiutare con soldi, tempo o attenzione, non cambia. Io dono il mio stipendio». Il suo pensiero è andato alle famiglie povere, che sono aumentate dall’inizio della pandemia, ma anche ai ristoratori, che sono stati costretti a lavorare solo con l’asporto per lungo tempo. Decide di fare una donazione che vada a colpire sia i poveri che i ristoratori: donare una cena, acquistandola in un ristorante.

L’elenco dei destinatari gli è stato fornito dai parroci e dalle associazioni di volontariato del territorio. «L’ obiettivo è quello di aiutare con un’unica iniziativa a mie esclusive spese, da un lato le attività della ristorazione e dall’altro le persone più bisognose». In un mese Daniele Carissimi ha acquistato almeno 120 pasti presso trenta ristoranti diversi. Una cena per ogni famiglia. Ma le famiglie, si sa, non sono sempre costituite da due persone. «Anche da sette», dice Daniele Carissimi.  «E la cena è arrivata anche a loro. Proseguirò donando pasti e facendo lavorare i ristoratori, perché sono quelli più penalizzati da provvedimenti restrittivi e discriminatori, nonostante abbia già devoluto parte della mia indennità all'Associazione San Vincenzo e ad alcune parrocchie della città». Alessandro Paolucci (Ristò da Ale) è stato il primo ristorantore a beneficiare del gesto di solidarietà di Carissimi: «Partecipare a questa iniziativa è stata un' esperienza unica.

Per la prima volta un politico ha pensato a far lavorare noi e a far mangiare i più bisognosi».

Il ringraziamento. Anche secondo Elisa Montagnoli, della trattoria Carpe Diem, l’operazione di donare un pasto aiutando al tempo stesso chi sta attraversando il momento di crisi peggiore, è geniale. «Ho portato personalmente la cena a due famiglie che vivono ai margini della società - racconta Elisa -  e vedere la loro gioia nell’istante in cui hanno ricevuto il pacchetto mi ha commossa». «Per aver pensato a far lavorare noi ristoratori e per averci fatto scoprire quanto sia bello aiutare i più poveri, voglio ringraziare Daniele Carissimi» - aggiunge Elisa.

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