Campeggio di Marmore, il Comune
fa marcia indietro,
la strutturà resterà al suo posto

Campeggio di Marmore, il Comune fa marcia indietro, la strutturà resterà al suo posto
di Sergio Capotosti
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Domenica 21 Febbraio 2021, 17:43

TERNI Campeggio di Marmore, il Comune di Terni ingrana la retromarcia. La struttura non verrà più chiusa, ma resterà al suo posto. O meglio, il nuovo campeggio vedrà la luce nello stesso punto dove si trova oggi, ma con un arretramento di qualche decina di metri. Arretramento necessario per uscire dalla zona critica, quella con il rischio idrogeologico più elevato. Palazzo Spada si è preso l’impegno di inserire nel piano delle Opere pubbliche la realizzazione del nuovo campeggio di Marmore. Una mossa che presuppone un altro passaggio obbligato, quello della modifica al Piano regolatore generale (il Prg). Rispetto all’attuale Prg, infatti, l’area che oggi è occupata dal campeggio è destinata a verde pubblico e non a struttura ricettiva. Prg alla mano, il campeggio a Marmore può essere realizzato nell’area a ridosso del laghetto di decantazione dell’Ast, sempre ai Camapcci. Per questo sarà necessaria una variante al Prg, per cambiare la destinazione d’uso dell’area, che per anni è stata occupata dal campeggio, e forse depennare quella a ridosso del laghetto. La necessità di cambiare il Prg, e di conseguenza di far traslocare il campeggio, venne dettata dai parametri del rischio idrogeologico, che classificano quell’area dei Campacci come non adeguata a supportare la presenza di strutture ricettive, ma solo spazi di verde pubblico. Ostacolo che resta ma che verrà superato con la decisione di realizzare il nuovo campeggio fuori dal perimetro di rischio. Sembra l’Uovo di Colombo, ma per scoprirlo non è stato facile, considerando che l’argomento chiusura del campeggio di Marmore tiene banco da mesi, con posizioni che hanno creato tensioni anche all’interno della maggioranza. Ma ora la mediazione pare sia stata trovata, con l’impegno di realizzare il nuovo campeggio e di portare in Consiglio comunale la variante al Prg. Mediazione filtrata ieri da Palazzo Spada, alla vigilia della protesta che residenti e commercianti porteranno oggi ai Camapacci per chiedere al Comune di rivedere la scelta della chiusura. 
Ultimo ostacolo, il bando per la gestione del camping che è scaduto.

Gli storici gestori sono stati costretti a riconsegnare le chiavi dal Comune, visto che il bando non era più rinnovabile. Ora, in attesa che il Comune avvii i lavori per il nuovo camping l’attuale struttura verrà rimessa a bando. Palazzo Spada, è l’altra indiscrezione raccolta ieri, si è preso l’impegno a scrivere il capitolato di gara in tempo per l’avvio della stagione estiva, sempre covid permettendo. 

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