Bandecchi e le dimissioni a Terni, la faida: «Sui cadaveri dei leoni festeggiano i cani». Ed è caccia ai "traditori"

Il casus belli, quasi certamente, sarebbe stato il flop del congresso nazionale di Ap

Bandecchi e le dimissioni a Terni, la faida: «Sui cadaveri dei leoni festeggiano i cani». Ed è caccia ai "traditori"
di Vanna Ugolini
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Venerdì 9 Febbraio 2024, 09:56 - Ultimo aggiornamento: 13:06

Alternativa popolare spaccata in due, dopo le dimissioni shock del sindaco di Terni Stefano Bandecchi, annunciate ieri, a sorprese sui social. E dopo le prime ore di stordimento e l'incontro in comune degli assessori, ecco che cominciano le faide all'interno del partito. Tutte le bacheche social dei vari assessori e consiglieri restano mute tranne una, quello dell'assessore all'Urbanistica, Marco Iapadre, ingegnere che in questi mesi di governo ha scalato posizioni su posizioni dentro al partito, fino a diventare il numero tre, dopo Bandecchi e il vicesindaco Riccardo Corridore e con la promessa di prendere il posto da vicesindaco nel caso Corridore vincesse la corsa alle Regionali. Iapadre ieri ha postato sui social la frase: "Sui cadaveri dei leoni festeggiano i cani, credendo di aver vinto, ma i leoni rimangono lei e i cani cani", la stessa frase che Bandecchi aveva postato in riferimento a chi criticava l'operato di Silvio Berlusconi nei giorni successivi alla sua morte.

 

Sotto una serie di commenti di approvazione al post con allusioni a chi, nel partito,  è stato traditore. "Più che cani li chiamerei conigli, si nascondono per paura, tanto la figuraccia già fatta e sappiamo chi sono e ora vedremo chi ne ha il coraggio e che fine di m...

farà Terni"

Il post sembra confermare le indiscrezioni che erano uscite subito dopo le dimissioni annunciate del sindaco, che aveva detto «Mi dimetto», spiegando che «i motivi sono di carattere politico. Non esco comunque dalla politica, mi candido alle europee e resto segretario di Alternativa popolare ma non farò, da qui a 20 giorni, più il sindaco della città di Terni». E aggiunge: «Così non correremo rischi, a Terni, di avere una dittatura bandecchiana». Il video si chiudeva con i saluti a chi lo ha votato. 

Il casus belli, quasi certamente, sarebbe stato il flop del congresso nazionale di Ap, che si è tenuto a Terni il 27 e 28 gennaio scorso, che avrebbe creato la prima vera spaccatura nel partito. Al congresso hanno partecipato meno persone del previsto, e, soprattutto, l’evento non ha avuto un peso politico nazionale, come probabilmente Bandecchi – e forse anche il presidente Paolo Alli – si sarebbero aspettati.

Il vicesindaco Riccardo Corridore avrebbe indicato come responsabili del flop il segretario provinciale e il coordinatore politico comunale del partito. I due invece hanno scaricato le responsabilità sul vicesindaco. Per questo martedì scorso c’è stato un incontro politico molto teso, la cui seconda puntata si sarebbe dovuta tenere ieri sera. Bandecchi avrebbe preso le parti del vicesindaco ma, probabilmente, non avrebbe apprezzato le tensioni interne ad Ap. "Mi hanno fatto girare le ... persone di Ap di terni. Questi non hanno capito che noi non siamo come il Pd o come la destra"  avrebbe detto Bandecchi poco prima di dare le dimissioni che, secondo il vicesindaco "erano nell'aria da una decina di giorni". Anche se, in realtà, c'era, tra i consiglieri e gli iscritti, chi si aspettava che fosse proprio Corridore a dimettersi, impegnato nella campagna elettorale, a gettare dimettersi, riappacificando così le anime interne al partito. 

Dimissioni di Bandecchi, la delusione dei suoi assessori e consiglieri: «Abbiamo pensato ad uno scherzo ed ora che facciamo?». Corridore: «Covava l'addio da giorni»

Intanto, sullo sfondo di questa vicenda si profila anche un altro retroscena: secondo alcuni rumors raccolti ieri tra i fedelissimi di Bandecchi, è girata la voce che Bandecchi sia venuto a sapere che il governo abbia in preparazione una legge restrittiva sulle università private, che lui avrebbe bollato come "legge anti-Bandecchi". Un giallo, questo, che potrebbe essere svelato a breve. 

Non si è conoscenza, invece, di nessun problema dal punto di vista giudiziario: Bandecchi è indagato per evasione fiscale dalla Guardia di finanza di Roma per aver usufruito - secondo gli investigatori - ingustamente, di una tassazione agevolata per le attività svolte dalla sua università privata, Unicusano. Per questo la finanza gli ha congelato quasi ventuno milioni di euro come sequestro preventivo. Sarebbero anche caduti tutti gli impedimento per incompatibilità tra il suo incarico di sindaco e le attività economiche che il Bandecchi ha a Terni nel momento in cui in Camera di commercio è stato registrato il passaggio di proprietà della Ternana da Bandecchi a Nicola Guida, attuale proprietario della squadra rossoverde.

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