TORGIANO “Il Nodino non s’ha da fare”. Nel breve consiglio comunale di ieri pomeriggio, convocato per le 18, iniziato alle 18,15 e terminato alle 19,30, la città trova l’unanimità nel voto per dire un “no” convinto all’ormai famoso “Nodo”. E l’unanimità trovata sulle due mozioni presentate una di maggioranza e una di minoranza, che sostanzialmente convergevano nella stessa direzione del “no”, ha un peso particolare perché presa con tutti i dodici scranni occupati. Unico assente l’Anas, il convitato di pietra, che il sindaco Eridano Liberti aveva invitato con la formula del consiglio aperto insieme ai rappresentanti di comitati e associazioni. Rappresentate alcune pro loco e Italia Nostra, che hanno proposto soluzioni alternative. L’Anas, abilmente non ha voluto scoprire le carte, ed ha preferito affidarsi ad un breve scritto, indirizzato al sindaco con il quale annuncia che fisserà incontri con le parti in discussione dopo studi approfonditi e aggiornati su traffico, flussi, ambiente. Ora, tutti d’accordo: la compattezza trovata deve essere messa a frutto in quanto restano due mesi per tentare di modificare il progetto che dovrebbe decollare in estate. «Cambiando le amministrazioni qui non cambia la posizione di Torgiano», ha sostenuto il sindaco Liberti nel suo intervento teso a considerare una variante all’attuale progetto.
Poi ha proseguito: «Prima il Nodo poteva avere un senso logico, ora sono mutati i tempi e non c’è più lo stesso pensiero, anche guardando al Comune di Perugia ci accorgiamo che i suoi problemi sono i nostri, infatti ormai dobbiamo ragionare per aree e tutti dobbiamo mettere in campo strategie comuni perché il nostro no al Nodo non è pregiudiziale, ma conseguente alla valutazione dei danni al nostro tessuto economico tipicamente agricolo». «Non crea sviluppo – ha poi spiegato – perché è una arteria che passa solo attraversando, quindi il nostro no è convinto perché quest’opera non andrebbe a risolvere né i problemi del Comune di Perugia né i nostri non portando alcun beneficio».