Terni. Picchia la moglie e insulta il figlio che difende la mamma: denunciato marito violento

L'episodio avvenuto a Fabro. Altra indagine a Narni

Terni. Picchia la moglie e insulta il figlio che difende la mamma: denunciato marito violento
di Nicoletta Gigli
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Martedì 12 Dicembre 2023, 08:50 - Ultimo aggiornamento: 13 Dicembre, 19:02

FABRO - Storie di violenza quotidiana andate avanti per anni e interrotte da misure cautelari a tutela delle vittime.

Oppure stroncate da una pesante condanna dello stalker, che finisce in cella dopo aver perseguitato una donna di cui si era invaghito.

Gli episodi di queste ore vanno in scena tra Fabro e Narni.

Nella città dell’orvietano i carabinieri allontanano dalla casa familiare un 53enne del posto che per anni ha riempito di botte la moglie coetanea.

La donna lo aveva denunciato per maltrattamenti più di vent’anni fa, prima che nascesse il figlio che l’uomo avrebbe poi sottoposto a pesantissime vessazioni psicologiche.

A Narni invece i militari prelevano a casa un 68enne e lo portano in cella a Sabbione. L’uomo deve scontare una condanna a 2 anni e 8 mesi di reclusione per atti persecutori e danneggiamento per le persecuzioni nei confronti di una donna di 51 anni per la quale ha perso la testa.

Il calvario della 51enne che vive a Fabro e di suo figlio, un ragazzo di 23 anni, è stato tenuto nascosto dalle vittime per cinque, interminabili anni.

E questo nonostante il fatto che la moglie, subito dopo il matrimonio, lo aveva denunciato per maltrattamenti.

Lui l’aveva convinta a tornare insieme e dal matrimonio è nato il figlio, che ha 23 anni. Dopo qualche anno l’uomo ha ripreso con le botte, condite con insulti e minacce e lanci di oggetti.

Lei, nonostante le lesioni riportate per le percosse, non ha avuto il coraggio di farsi refertare e di denunciare di nuovo quel marito violento. Dedito all’alcol, più volte ha distrutto gli arredi dell’appartamento della coppia lanciando suppellettili contro la donna. Una vita d’inferno condivisa col figlio, che tante volte si è messo in mezzo per proteggere sua madre e che per questo motivo non è stato risparmiato dalle vessazioni.

La catena di violenza si interrompe a ottobre, quando la 51enne, terrorizzata per l’ennesima lite, chiama i carabinieri di Fabro. Dagli approfondimenti investigativi emerge l’ inquietante quotidianità della donna e di suo figlio. Quanto basta per convincere la procura ternana a procedere seguendo le regole del codice rosso. Con la massima urgenza per tutelare la vita della vittima.

I militari notificano al 53enne orvietano, indagato per maltrattamenti contro i familiari e lesione personale aggravata, l’allontanamento da casa e il divieto di avvicinamento alle parti offese. Nell’appartamento vengono sequestrate le armi che l’uomo detiene regolarmente.

La vicenda finirà un un’aula di tribunale.

Nelle stesse ore a Narni un 68enne viene portato in carcere perché deve scontare la condanna definitiva a due anni e otto mesi di reclusione per atti persecutori e danneggiamento.

I reati sono stati commessi tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022 e sono legati allo stalking seriale che il pensionato narnese ha messo in atto nei confronti di una donna del posto. Ha 51 anni e non poteva più vivere.

Lui, che una sera ha tentato di baciarla, la seguiva sia quando andava al lavoro che quando usciva di casa. Una volta, preso dall’ira perché la donna non rispondeva ai suoi messaggi e alle sue chiamate, ha rotto il portone d’ingresso.

Nelle carte centinaia di telefonate e di sms e una persecuzione che al 68enne è costata una condanna definitiva a quasi tre anni di carcere.

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