Pino Insegno, il manager avverte la Rai: «Contratto blindato, se lo lasciano in panchina ci saranno conseguenze»

«Se lo lasciano in panchina, ancorché pagato, allora ci muoveremo per tutelare la sua immagine»

Pino Insegno, il manager avverte la Rai: «Contratto blindato, se lo lasciano in panchina ci saranno conseguenze»
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Venerdì 10 Novembre 2023, 13:07 - Ultimo aggiornamento: 12 Novembre, 12:01

Pino Insegno e la conduzione de L'Eredità. Nuovo capitolo della telenovela tra il conduttore e la Rai. Capitolo che nasce a seguito delle parole del suo manager: «Il contratto di Pino è blindato e riguarda la conduzione de Il Mercante in Fiera e L'Eredità o un programma similare. Quindi se gli propongono la conduzione di Affari Tuoi va benissimo, ma se lo lasciano in panchina, ancorché pagato, allora ci muoveremo diversamente».

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Pino Insegno e il programma in Rai

Diego Righini, manager di Pino Insegno, parla all'Adnkronos a proposito della decisione di Banijay, società che produce L'Eredità, di affidare a un altro conduttore il programma dopo i risultati di ascolti de "Il Mercante in Fiera" che ha ottenuto una media del 2% di share.

Oggi Righini e Insegno incontrano Angelo Mellone, direttore del Daytime Rai.

Le parole del manager

«La Rai oggi ci ha prospettato l'esclusione di Pino Insegno dalla conduzione de "L'Eredità", una cosa che ci è dispiaciuta molto», aggiunge Righini. La conduzione di Insegno della trasmissione del preserale di Rai1 era in dubbio già da diversi giorni, ma solo ieri è stata presa la decisione dopo un confronto tra la Rai e Banijay, la società che produce il programma e che ha un peso nella scelta della sua conduzione. Righini però ieri sera, in una nota, aveva spiegato di non avere avuto alcuna comunicazione ufficiale di questa decisione né da Viale Mazzini, né da Banijay.

 

L'incontro di oggi con Mellone appare quindi come una ufficializzazione dell'esclusione di Insegno dal programma. Righini e Insegno, alla luce del contratto blindato per "Mercante in Fiera" e "L'Eredità", hanno quindi fatto una controproposta «che prevede un'attività di Pino in Rai tra gennaio e maggio - spiega il manager - e poi la conduzione di "Reazione a Catena" (fino a dicembre prossimo affidata a Marco Liorni, ndr) da giugno a dicembre 2024. Se la Rai accetterà questa nostra proposta, allora non ci saranno conseguenze, altrimenti ci faremo sentire nelle sedi competenti. Soprattutto per tutelare l'immagine di Pino Insegno». "Reazione a Catena", conclude Righini, «l'accetteremmo perché è il programma che Pino ha condotto dal 2010 al 2013 e con il quale ha raggiunto il record d'ascolto del 34% di share».

Fiorello su "L'Eredità": «Addio a Insegno, il nuovo conduttore sarà il generale Figliuolo»

Pino Insegno, l'ironia di Fiorello

Terminata la prima settimana di «VivaRai2!». Fiorello, in collegamento dal 'glass' del Foro Italico, ha suonato anche stamattina la sveglia insieme a Biggio, Casciari e tutta la banda, come di consueto tra buonumore, balli, musica e le immancabili notizie del giorno, nella sua improbabile rassegna stampa. Primo argomento 'L'Eredità', quiz show di Rai1 che dovrebbe cambiare conduttore, a discapito di Pino Insegno: «Si è parlato tanto, la vita va così, si può vivere anche senza eredità: i miei parenti non mi hanno lasciato niente e me la sono cavata», ha ironizzato subito Fiorello. «Anche a me hanno chiuso programmi, sono cose che succedono: troppo clamore - ha poi aggiunto ancora -. Vi dico io il nome del sostituto, che la Rai sta nascondendo: sarà il generale Figliuolo, perché quando c'è un'emergenza arriva lui con le sue medaglie e dice ci penso io». Fiorello ha poi commentato le notizie dal mondo ecclesiastico: «Oggi si parla anche di donne sacerdoti e di fine del celibato per i preti, lo dice padre Alberto Maggi. Sta proprio cambiando tutto. Avremo poi anche una fiction, 'Don Matteà...». Passaggio infine sulla politica: «Zaia e Lollobrigida fotografati in sella ai cavalli ad una fiera. Pensate, erano cavalli del PD: come sapete anche gli animali sono schierati. Ad esempio, i cinghiali sono di centrodestra...». A proposito del governatore del Veneto, «gli è stato intitolato un esemplare di pesce di 50 milioni di anni fa. Lo hanno chiamato il 'pesce Legà, perché si opponeva all'invasione dei saraghi nel Mediterraneo...».

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