Corrado Formigli contro Italo Bocchino a Piazzapulita: «Può farsi dare un programma dalla Rai...»

Il tema principale della puntata sono stati i Cpr - Centri di permanenza per i rimpatri: lì la tensione è salita di più

Botta e risposta a Piazzapulita, il conduttore Corrado Formigli contro Italo Bocchino: «Credo che può farsi dare un programma dalla Rai...»
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Venerdì 26 Maggio 2023, 16:40

Botta e risposta a Piazzapulita. Da una parte il conduttore Corrado Formigli, dall'altra il direttore del Secolo d'Italia Italo Bocchino. Dato il lungo intervento dell'ex politico, Formigli ha detto: «Guardi quanto ho sforato, 6 minuti» e in sottofondo si sente Bocchino dire: «Così si conduce? Ma seriamente?». E poi la risposta pronta di Formigli: «Io la conduco però credo che può farsi dare un programma dalla Rai...». Italo Bocchino protesta: «Non si conduce così»

Il tema principale della puntata

Un'inchiesta esclusiva che mostra le immagini sconvolgenti delle condizioni di vita nei Cpr (Centri di permanenza per i rimpatri, ndr.) dove, tra violenze e psicofarmaci, vengono detenuti i migranti in attesa di essere rimpatriati. Questi alcuni dei temi al centro della puntata di «Piazza pulita» andata in onda il 25 maggi. Tra gli ospiti del conduttore Corrado Formigli c'erano: i giornalisti Nello Trocchia e Italo Bocchino, l'opinionista Hoara Borselli e Paolo Romano, consigliere regionale lombardia Pd. 

Le funzioni dei CPR

I CPR sono luoghi di trattenimento del cittadino straniero in attesa di esecuzione di provvedimenti di espulsione (art. 14, D.Lgs. 286/1998).

Quando non è possibile eseguire con immediatezza l'espulsione mediante accompagnamento alla frontiera o il respingimento, a causa di situazioni transitorie che ostacolano la preparazione del rimpatrio o l'effettuazione dell'allontanamento, il questore dispone che lo straniero sia trattenuto per il tempo strettamente necessario presso il centro di permanenza per i rimpatri più vicino, tra quelli individuati o costituiti con decreto del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze.

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In tali strutture lo straniero deve essere trattenuto con modalità tali da assicurare la necessaria assistenza ed il pieno rispetto della sua dignità.

Il trattenimento è disposto con provvedimento del questore per un periodo di 30 giorni, prorogabile fino ad un massimo di 90 giorni. In casi particolari il periodo di trattenimento può essere prolungato di altri 30 giorni.

Da segnalare il regolamento recante criteri per l'organizzazione e la gestione dei Centri di identificazione ed espulsione approvato con decreto del Ministro dell'interno del 20 ottobre 2014 n. 12700.

 

Il decreto-legge 21 ottobre 2020, n. 130 recante misure urgenti in materia di immigrazione e di protezione internazionale ha introdotto diverse disposizioni sul trattenimento del cittadino straniero nei centri di permanenza per i rimpatri (articolo 3), tra queste si ricordano:

  • la riduzione dei termini massimi di trattenimento da 180 a 90 giorni, prorogabili di ulteriori 30 giorni qualora lo straniero sia cittadino di un Paese con cui l'Italia ha sottoscritto accordi in materia di rimpatri;
  • la previsione che il trattenimento deve essere disposto con priorità nei confronti degli stranieri che siano considerati una minaccia per l'ordine e la sicurezza pubblica; siano stati condannati, anche con sentenza non definitiva, per gravi reati; siano cittadini o provengano da Paesi terzi con i quali risultino vigenti accordi in materia di cooperazione o altre intese in materia di rimpatri;
  • l'estensione dei casi di trattenimento del richiedente protezione internazionale limitatamente alla verifica della disponibilità di posti nei centri;
  • l'introduzione della possibilità, per lo straniero in condizioni di trattenimento di rivolgere istanze o reclami al Garante nazionale ed ai garanti regionali e locali dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale e, per il Garante nazionale, di formulare specifiche raccomandazioni all'amministrazione interessata.

Inoltre, si prevede l'applicazione dell'istituto dell'arresto in flagranza differita ai reati commessi in occasione o a causa del trattenimento in uno dei centri di permanenza per il rimpatrio o delle strutture di primo soccorso e accoglienza (articolo 6).

I CPR nel territorio

Al giugno 2020 i centri di permanenza per il rimpatrio erano dislocati a:

  • Bari;
  • Brindisi;
  • Caltanissetta;
  • Gradisca d'Isonzo (GO);
  • Macomer (NU);
  • Palazzo San Gervasio (PZ);
  • Roma;
  • Torino;
  • Trapani.

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